Corrispettivo Naturale

Personale di Samantha Passaniti

a cura di Davide Silvioli

Art G.A.P. Gallery, Roma

di Carla Sollazzo

Si è inaugurata lunedì 25 giugno, alle 15:30, presso la Art G.A.P. Gallery – Modern & Contemporary Art di Roma, la personale dell’artista toscana Samantha Passaniti, Corrispettivo Naturale, a cura di Davide Silvioli. Il vernissage in presenza dell’artista si è svolto giovedì 28 giugno alle ore 18:30. Gli spazi di Art G.A.P. Gallery ospiteranno, fino a mercoledì 4 luglio, una selezione di opere recenti, realizzate negli ultimi tre anni, durante i quali la ricerca artistica della Passaniti si è focalizzata sui risvolti estetici di materiali organici e naturali, tratto distintivo della sua ultima produzione e tendenza crescente dell’attuale panorama artistico. «L’elemento naturale, nel suo concorrere alla definizione ultima dell’opera, assume qui un valore ambivalente – scrive Silvioli sul catalogo – e viene trattato sia nel suo essere materia creativa primaria, perciò con l’esclusiva volontà di mostrarne le sole qualità estetiche, che depositario di corrispondenze quasi esistenziali, quindi in grado di richiamare impulsi appartenenti alla sfera dell’emotività. La ricerca intorno alle soluzioni espressive e estetiche relative al dato organico-naturale, permette la messa alla prova di innumerevoli espedienti e risorse, consentendo la percorribilità di itinerari creativi disparati nella tecnica e nei traguardi ma che, se trattati con coerenza speculativa, proprio come l’esposizione dimostra, si rendono assimilabili ad un medesimo estro pur manifestando un notevole indice di differenziazione interna».

Fortemente influenzata da Cy Twombly e Gastone Novelli, dall’action painting, dalla poesia visiva e dalla cultura zen, la Passaniti non si ferma alle tele, ma realizza anche collage e installazioni. Attraverso le sue opere, vuole esprimere un universo interiore, quello delle sensazioni, delle emozioni, dei ricordi; lei stessa li definisce “luoghi interni dell’anima”. «Il mio obiettivo – dice – è quello di allontanarmi completamente dagli aspetti del mondo esteriore, per riavvicinarmi all’aspetto umano della nostra esistenza. Mi piace pensare all’arte come ad un luogo in cui riposarci, godendo di un mondo più accogliente e armonico». L’artista toscana fa suoi i consigli per giovani scrittori di Italo Calvino, contenuti nel celebre testo Lezioni Americane: applica alle arti visive quel concetto di “leggerezza” tanto decantato dallo scrittore, utilizzando forme semplici e colori tenui, quasi a voler compensare la “pesantezza” di certi argomenti e di certi stati d’animo. Ma sono i materiali a giocare un ruolo fondamentale in tutta la sua produzione artistica; materiali recuperati nel corso di una passeggiata o reperiti durante un viaggio. Legno, sale, acqua, terra, spezie, che utilizza nelle sue opere, con il fine di dare un valore esistenziale oltre che formale alla sua produzione; «spesso mi capita di raccogliere materiali che semplicemente attraggono la mia attenzione per motivi estetici o cromatici – racconta la Passaniti – oppure ai quali attribuisco un valore simbolico o che rappresentano un ricordo o un vissuto esistenziale che voglio fissare nel tempo»; così può capitare che il materiale diventi il soggetto stesso dei suoi lavori. In opere come Costellazione terrestre, «silenziose nei particolari ma eloquenti nella resa complessiva – scrive Silvioli – dove sullo sfondo bianco della tela si alternano pochi e calibrati elementi cromatici di ritagli di carta artigianale, fra loro connessi da una radice», si esprime tutta la potenza di quest’artista visuale, intimista ma allo stesso tempo di forte impatto emotivo. «Grazie al lavoro e all’esempio di Samantha Passaniti – prosegue il curatore – vediamo come questa categoria della ricerca artistica contemporanea, oltre ad arricchirsi di una raffinatissima interprete, si vada profilando come sempre più futuribile e in grado di catturare l’attenzione di autori sensibili». Osserva la natura, ne contempla la bellezza e la poesia, per restituirci la sua visione in opere d’arte che suggeriscono un vissuto umano parte integrante di questa stessa natura. Quello di Samantha Passaniti è un monito: «apparteniamo ad un tutto che andrebbe ascoltato e rispettato».

Veduta della mostra. Courtesy dell’artista.

© 2018 BOX ART & CO. 

NEWS

Archivio