0;0 | Alice Paltrinieri

a cura di Davide Silvioli

dal 13 novembre 2021 fino al 4 dicembre 2021

S0ttofondo Studio, Arezzo

Inaugura sabato 13 novembre “0;0”, mostra personale di Alice Paltrinieri, curata da Davide Silvioli in collaborazione con Sottofondo studio. L’evento, aperto fino al 4 dicembre, è l’ultimo intervento per il 2021 del progetto “Lo studio ospita” e si struttura intorno a un lavoro site-specific, che tuttavia attinge continuamente altrove.  Inoltre, nella stessa giornata di sabato 13, presso lo studio dell’artista in via Giuseppe Arimondi 3 (2° piano) a Roma, dalle 11:00 alle 18:00, è prevista un’inaugurazione parallela, dove il pubblico sarà parte integrante dell’opera, poiché la sua presenza contribuirà a far reagire l’installazione nello spazio di Sottofondo studio, ad Arezzo. 

Sottofondo studio, così, si presta a un’operazione mirata, in cui sue caratteristiche solitamente meno utilizzate vengono risaltate da accadimenti apparentemente effimeri. Il lavoro si aziona grazie a quanto accade all’interno dello spazio di Sottofondo ma anche negli altri siti individuati dall’artista, stabilendo una reciprocità. Sono i movimenti registrati dai sensori disposti nelle varie sedi scelte, riportati in esposizione in tempo reale sotto forma di dati su supporto video, a innescare i fattori intangibili, quali la fuoriuscita di fumo e il rumore degli apparati tecnici, che permettono la lettura effettiva del lavoro. In mancanza di queste interazioni l’opera non sussisterebbe e, priva di variazioni da rilevare, stazionerebbe al punto iniziale (0;0), senza manifestarsi. Il confronto con l’installazione, inoltre, cambia sensorialmente secondo il mutare della luce ambientale, poiché durante le ore diurne a prevalere è la percezione del visibile, differentemente da quelle notturne in cui vi è il predominio del sonoro, trasformando l’atmosfera della mostra. Il progetto, così, imposta un dialogo tra l’immaterialità del fumo e del suono, come sintesi impalpabile dei diversi movimenti, e le componenti tecnologiche che abitano lo spazio espositivo e i luoghi in cui sono installate. Si tratta, perciò, di un intervento interdisciplinare, unico e dislocato al contempo, basato sullo sfruttamento di automatismi tecno-scientifici per configurare una ricerca artistica interdetta fra analisi oggettiva ed esperienza estetica. 

«Con “0;0”scrive Davide Silvioli – Alice Paltrinieri ha concepito un intervento site-specific diluito nelle connotazioni architettoniche dello spazio espositivo, ampliandone le possibilità di confronto sia in termini fisici che metaforici. Attraverso il ricorso a dispositivi tecnologici e stimoli sensoriali effimeri, l’artista campiona le traiettorie dell’esperienza, registrandone le mutazioni, nelle forme di un’operazione in cui anche il fruitore riveste un ruolo attivo nella definizione dell’opera. “0;0” è equivalente estetico di una condizione plurale, complessa e impermanente». 

Si ringrazia Giulio Panimolle per il supporto tecnico.

Scansionando il seguente QRcode è possibile visualizzare la progressione dei dati di spazio e tempo inerenti ai movimenti rilevati dai sensori di presenza innestati nello spazio di Sottofondo studio e negli altri luoghi individuati dall’artista.

 

Alice Paltrinieri (Roma, 1987) è laureata in Scenografia, presso l’Accademia di Belle arti di Roma. Fra le mostre del 2021 si ricordano la personale 12V(x8), presso Spazio SERRA, a Milano, e la doppia personale Non c’è niente da vedere, alla Galleria Ramo, a Como. Nel 2017, vince il premio Setup come migliore artista under 35 e il premio ArtTeamCup. Fra le residenze, nel 2017 ha partecipato a BocsArt, a Cosenza, e nel 2020 a Discontinuo, a Barcellona Pozzo di Gotto. È rappresentata dalla Galleria Ramo.

Sottofondo studio è in primo luogo lo studio artistico di Bernardo Tirabosco e da maggio accoglie nello spazio espositivo al suo interno il progetto “Lo studio ospita” che vuole dare spazio ad artisti e curatori del territorio e non. Per tutto il 2021 ospiterà una programmazione di mostre ed incontri ideata e gestita da Elena Castiglia, Bernardo Tirabosco e Jacopo Naccarato, con l’obiettivo di promuovere il dialogo fra le ricerche più sperimentali del contemporaneo e la realtà culturale di Arezzo.

Per info:

Sottofondo studio

Spazio non profit per l’arte contemporanea

Arezzo

 
 
Alice Paltrinieri, Sottofondo studio