a cura di Elisabetta Roncati e Maria Chiara Wang
dal 15 ottobre al 20 novembre 2021
Studio Cenacchi Arte Contemporanea, Bologna
Venerdì 15 ottobre 2021 alle ore 18,00 inaugura presso gli spazi della galleria d’arte Studio Cenacchi, in Via Santo Stefano 63 a Bologna, la mostra Ad lunam con oltre 90 opere di Daniele Cabri.
La mostra – a cura di Elisabetta Roncati e Maria Chiara Wang – che dal 15 ottobre al 20 novembre 2021 sarà esposta presso la galleria d’arte Studio Cenacchi di Bologna, si configura, scrive Maria Chiara Wang nel testo critico, “come un cammino iniziatico che conduce il proprio pubblico al sommo fine, attraverso ostacoli e momenti di raccoglimento. AD LUNAM è uno slancio, una tensione, un proposito, è sia la direzione da seguire, che la meta. È anche il racconto di un viaggio che, partendo dalla raffigurazione della vita brulicante di paese – quella dei personaggi del ciclo Quando eravamo amabili selvaggi… -, dopo un ritrovato contatto con la Terra e con sé stessi all’interno della Latebra, giunge alla volta celeste con l’installazione La Giostra delle Lune. AD LUNAM è un percorso ammantato di un sentore esoterico: Daniele Cabri, come uno sciamano, affida alla propria arte un potere taumaturgico e terapeutico, secondo un approccio che è frutto dell’influenza che le teorie di Alejandro Jodorowsky, unitamente alla pratica dei suoi atti psicomagici, hanno avuto nella vita dell’artista.”
L’artista Daniele Cabri, il cui sentire interiore percepisce molto vicino a quell’Antonio Ligabue conosciuto giovanissimo tramite lo sceneggiato televisivo interpretato da Flavio Bucci, trae la primigenia forza creatrice per le sue opere su pelle animale dall’attaccamento carnale alle sue origini – la frazione di Guiglia (MO) chiamata Rocchetta, la sua Heimat. Nel pensiero e nell’agire di Cabri c’è, costante, oltre all’elemento “sciamanico” sopra citato, il riferimento a Rocchetta e alla propria infanzia – anzi: all’Infanzia -; età incorrotta, alla quale tendere con il suo lavoro d’artista tenace, originalissimo e di rara profondità. Tutto il fare artistico dell’autore, del quale la mostra in oggetto è parte consistente, inizia da lì, dalla memoria. Il suo lavoro è un tentativo doloroso e al tempo stesso necessario di salvare dall’oblio, le persone, gli animali e gli oggetti del borgo natio dei propri genitori. Necessario perché, come scriveva José Saramago ne “I quaderni di Lanzarote”: La memoria è una statua di argilla. Il vento passa e, a poco a poco, le porta via particelle, granelli, cristalli. […] Minuto dopo minuto, quello che era non è più e della statua non resterebbe altro che una sagoma informe, se pure un minuto dopo l’altro non continuassimo a restaurare, a memoria, la memoria.
AD LUNAM
di Maria Chiara Wang
La personale di Daniele Cabri presso Studio Cenacchi si configura come un cammino iniziatico che conduce il proprio pubblico al sommo fine, attraverso ostacoli e momenti di raccoglimento. AD LUNAM è uno slancio, una tensione, un proposito, è sia la direzione da seguire, che la meta. È anche il racconto di un viaggio che, partendo dalla raffigurazione della vita brulicante di paese – quella dei personaggi del ciclo Quando eravamo amabili selvaggi… -, dopo un ritrovato contatto con la Terra e con sé stessi all’interno della Latebra, giunge alla volta celeste con l’installazione La Giostra delle Lune. AD LUNAM è un percorso ammantato di un sentore esoterico: Daniele Cabri, come uno sciamano, affida alla propria arte un potere taumaturgico e terapeutico, secondo un approccio che è frutto dell’influenza che le teorie di Alejandro Jodorowsky, unitamente alla pratica dei suoi atti psicomagici, hanno avuto nella vita dell’artista.
PIANO TERRA: Quando eravamo amabili selvaggi…
Come in una metanarrazione ove l’atto stesso del raccontare si fa racconto, le figure delineate o incise sulle pelli diventano portavoce della loro storia personale, di quella del proprio territorio¹ e, di riflesso, di quella di Daniele Cabri che è cresciuto in quegli stessi luoghi al fianco di questa gente, facendola diventare parte di sé. Il disegno realizzato con il pirografo e la fiamma ossidrica subisce un’evoluzione nel tempo. In mostra ritroviamo sia la prima produzione che quella più attuale, contraddistinta – rispetto alla precedente – dall’introduzione dei colori a cera. Questo nuovo sviluppo cromatico sembra voler indicare un’uscita dalle tenebre cupe dell’Ade per ridare vita ai morti e tenerne accesa la memoria, salvandola dall’oblio del tempo.
PIANO -1: Latebra
Questa installazione-scultura, costituita da listelli di legno incastonati fra loro e rivestiti di pelli animali incise e disegnate con il fuoco, rappresenta la protezione, la cura dell’anima, un momento di raccoglimento in cui isolarsi dal ritmo frenetico della vita e ritrovarsi. É un rifugio dove le pelli diventano una corazza che avvolge chi entra, riparandolo dall’esterno. Osservandola il pensiero corre alla iurta (tipica abitazione dei popoli nomadi dell’Asia, ove compiere riti sciamanici di purificazione), al mito della caverna di Platone (metafora del percorso conoscitivo), o ancora alle pitture rupestri delle grotte preistoriche. Ma può essere vissuta anche come un viaggio all’interno della propria anima e delle proprie memorie che prendono qui forma nelle figure ritratte sulle pelli.
PIANO 1: La Giostra delle Lune
Reinterpretando il motto latino per aspera ad astra², attraverso le difficoltà del cammino compiuto sin qui, con quest’opera si arriva al firmamento. Potremmo definire tale installazione una mitopoiesi della Luna, la creazione di una sua nuova mitologia. In essa i rimandi interni ed esterni alle altre creazioni dell’artista risultano essere molteplici a partire dal colore della carta da forno cotta che richiama alla mente quella delle pelli, al carbone della cottura che rimanda al carboncino dei disegni, all’influenza della luna sulla lievitazione del pane, che è autore indiretto di tale installazione.
¹Rocchetta, Comune di Guiglia (MO)
²Attraverso le asperità sino alle stelle
Per info:
Studio Cenacchi Arte Contemporanea di Jacopo Cenacchi, Via Santo Stefano 63, Bologna
www.studiocenacchi.com
Inaugurazione: venerdì 15 ottobre 2021, ore 18,00. N.B. per accedere, oltre alle vigenti norme di contenimento della pandemia (link), è necessario esibire il Green Pass.
da martedì a sabato dalle 16,00 alle 19,30 o su appuntamento
Comunicazione digitale: Elisabetta Roncati, ideatrice del brand di divulgazione dell’arte ArtNomadeMilan
Dall’alto: per entrambe Daniele Cabri, AD LUNAM. Studio Cenacchi arte contemporanea. Courtesy Studio Cenacchi arte contemporanea e dell’artista.