Anecdotes on Origin

Artisti: Lea Cetera, Beth Collar, Ella Littwitz, Arash Nassiri, Jeschkelanger

fino al 19 dicembre 2019

A plus A Gallery, Venezia

Anecdotes on Origin è l’emblematico titolo della mostra che si inaugura sabato 31 agosto 2019, alle ore 18:00 presso la galleria A plus A; risultato di uno lungo lavoro di studio svolto dai curatori della School for Curatorial Studies Venice, e comprende lavori di artisti quali: Lea Cetera, Beth Collar, Jeschkelanger, Ella Littwitz, Arash Nassiri. Anecdotes on Origin esplora un concetto permeabile come quello di origine, genesi di attività gnoseologiche e fonte di dubbi antropologici. La mostra, infatti, rintraccia nell’erosione di diversi concetti sovrani di origine delle prospettive diverse, che corrompono la predeterminazione dettata dal tempo e dalla storia. A livello globale, da tempo immemore, la storia delle origini, insieme alla mitologia, crea una struttura di valori che viene utilizzata per navigare o interpretare l’esistenza nel suo sviluppo. Nonostante la trasparenza di questo costrutto sociale, l’umano intelletto risulta inconsciamente imprigionato all’interno di canali scolpiti sin dai primordi. Difficile è la rimozione dei pregiudizi creati dai miti della ripetizione dell’origine e nell’origine, in quanto instillati sovente attraverso la conquista e la violenza, in un moto che ne riproduce la struttura formale attraverso la ripetizione, mascherando nel contenuto lo scorrere del tempo. La mitologia inerente l’origine pare imporre interpretazioni incapaci di affrontare deviazioni, imbrigliando così il libero arbitrio ed ogni libertà in un devastante cortocircuito. L’intento della mostra è di cristallizzare alcune visioni d’origine, riflettendo su questioni come la geografia, la storia, l’identità e la società. Gli artisti selezionati concorrono a creare un dialogo che suggerisce prospettive diverse sul tema decontestualizzando oggettività, natura e biologia, cercando di smontare le percezioni della cultura. Sebbene le strutture di potere siano inscritte a logiche sull’origine tradizionalistiche, narrative più recenti hanno sconvolto radicalmente le antiche dogmatiche. La creazione concettuale di significati nuovi o ibridi si rivela dunque inevitabile quanto significativa. La speranza di una cosciente e non degenerata auto-costruzione della storia è forse possibile. Rivolgendo un occhio critico alla tradizione, il concetto di origine può essere divincolato dai limiti gravosi del passato, ponendo all’orizzonte nuovi significati. L’inaugurazione della mostra è stata preceduta dal progetto Empty_glass, nato dalla collaborazione tra il collettivo Jeschkelanger e lo chef Hayk Seirig, che si è svolto nella sontuosa sala della musica dell’Hotel Ca’ Sagredo a Venezia. Un inusuale simposio in cui gesto performativo, istallazione e creazione collettiva si sono incontrati in un connubio d’interazioni ed energie che emergono e si fissano sulle superfici trasparenti, fondamento e supporto dell’opera stessa. Riflettendo il concetto di origine, tematica affrontata nella mostra, il percorso gustativo è cominciato con un uovo unito a una riduzione vegetale, metafora di ogni naturale inizio. A seguire, una granella di olive accostata a crema di melone, foglie di basilico e mousse di latte materno. Terra, foglie e sangue, linfa del creato, in cui sapori agro-dolci si scontrano e esplodono quando accostati a miele e canditi di limone amalfitano. Da singoli ingredienti si è passati a fusioni complesse: le portate principali erano l’incontro di ricette tradizionali legate alle origini dei presenti, reinterpretate in modo da creare tramite il cibo, ciò che di più antico ci identifica con il luogo di provenienza, memorie collettive, nuove connessioni, universi inesplorati. Questo preludio concettuale apre Anecdotes on Origin, risultato del programma internazionale estivo della Scuola per Curatori di Venezia riunirà i lavori di Jeschkelenger, Lea Cetera, Beth Collar, Ella Littwitz e Arash Nassiri.

Curatori | Eduardo Alfonso (USA), Sonia Barbey (CHE), Philip Balimunsi (UGA), Danielle Freakly (AUS), Kristi Giambattista (CAN), Sammy Ng Sock Hwa (SGP), Veronika Hykova (CZE), Priyansha Jain (IND), Yana Malysheva-Jones (RUS), Rita Martins (PRT), Alfredo Martorelli (ITA), Marianna De Marzi (ITA), Analize Nicolini (Brazil), Inês Pinto de Faria (PRT), Afra Safa (IRA), Devanshi Shah (IND), Ilethia Sharp (USA/DNK) , Gabrielle White (AUS), and Rebecca Yeoh (MYS).

THE SCHOOL FOR CURATORIAL STUDIES VENICE
La School for Curatorial Studies Venice è stata fondata da Aurora Fonda nel 2004 a Venezia con lo scopo di creare un laboratorio aperto per le arti visive e tutte le professioni correlate all’arte contemporanea. Il Corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee, ora giunto alla sua 26esima edizione, affronta sia il lato teorico sia quello pratico con un approccio sperimentale, culminando in un evento finale organizzato dagli studenti partecipanti. Il corso è un progetto ambizioso e stimolante, in grado di aprire ad una visione del complesso mondo dell’arte contemporanea ed offre un contributo costruttivo attraverso i lavori realizzati dalla Scuola e dai suoi studenti. Dal 2015 è stata attivata anche la Summer school che vede riuniti partecipanti provenienti da tutte le parti del mondo.

Per info: 

www.corsocuratori.com

A plus A Gallery | School for Curatorial Studies Venice

San Marco 3073, Venezia 30124
 
www.aplusa.it | www.corsocuratori.com | info@corsocuratori.com
 
Tel. 041 2770466
 
Beth Collar, Seriously, 2017. Exhibition view, Anecdotes on Origin, A plus A Gallery.