Martedì 21 dicembre 2021 ore 17.30 (Day Sale) e 19 (Evening Sale) – online
Art-Rite Auction House
È un dicembre di vivace attività quello di Art-Rite Auction House che all’asta di Arte Antica del 16 dicembre, fa seguire il 21 dicembre uno dei suoi appuntamenti più consolidati: quello dedicato all’Arte Moderna e Contemporanea.
Il catalogo si presenta con un’accurata selezione di opere scelte per il loro valore e per la capacità di rappresentare uno spaccato importante dell’arte del Novecento. Opera iconica, esempio perfetto della pittura metafisica di Giorgio De Chirico, di cui si possono scorgere gli elementi tipici – l’enigma, il mito, le atmosfere sospese –, è “Piazza d’Italia con Arianna”, olio su tela donato direttamente dall’artista a Marisa Nasi Agnelli. Va all’incanto con una stima di 320.000-400.000 euro configurandosi così come il toplot della serata.
Carla Accardi è la prima astrattista donna italiana di rilievo internazionale. Esordisce con opere dai colori vibranti per passare a un rifiuto del colore dopo il dramma della guerra; abbraccia l’arte informale e adotta la virgola come segno distintivo; attraversa una fase di abbandono della pittura e del colore per tornarvi in seguito con rinnovata energia. Di questo ritorno sembra parlare “Senza titolo”, vinilico su tela del 1990 appartenuto alla collezione di Antonella Accardi (stima: 24.000-28.000 €). Altra intensa personalità femminile è quella di Dadamaino che esprime, invece, un rifiuto della pratica pittorica, soprattutto nel ciclo denominato “Volumi”: tele monocrome che l’artista sottopone a uno o più prelievi determinando grandi fori sulla superficie. Le larghe fenditure rivelano uno spazio oltre la tela, un’inattesa profondità che la trasforma in oggetto tridimensionale. Proviene da questa serie l’opera dal titolo “Volume 1958” (stima: 25.000-35.000 €).
Pitture-oggetto sono anche le cosiddette “estroflessioni” di Agostino Bonalumi che a partire dagli anni Sessanta tende le sue tele su dei particolari telai con elementi aggettanti che consentono di configurare in rilievo le composizioni e di creare una dimensione spaziale che prende vita dal mutevole gioco di luci e di ombre. Lavori più recenti come “Rosso” del 1987 (stima: 40.000-60.000 €) sono di grande interesse perché dimostrano l’inesauribile energia plastica e cromatica del metodo creativo di Bonalumi. Lo stile di Wifredo Lam è la somma delle numerose correnti pittoriche incontrate durante i suoi lunghi viaggi: le sue opere sono caratterizzate da tratti simili a quelli dei graffiti primitivi cui si mescolano influssi cubisti. Nel 1973, Lam produce forsennatamente, spinto dal susseguirsi di vicende politiche e personali che lo toccano profondamente. È di quell’anno “Personnage”, un pastello e tecnica mista su cartoncino i cui tratti tetri e violenti ben rappresentano i tormenti dell’autore (stima: 20.000-40.000 €).
«Nei negativi-positivi si ha una composizione di forme colorate che, per la disposizione sulla superficie e per l’intensità del colore, dà questa sensazione di movimento del colore come se si avvicinasse o si allontanasse rispetto all’osservatore. Il colore quindi viene ad avere una possibilità dinamica che mai aveva avuto prima». Con queste parole Bruno Munari spiega la serie di opere dal titolo “Negativo-Positivo” tassello fondamentale e complementare alla sua indimenticabile ricerca sui segni. Vibrante e quasi ipnotico è in effetti il “Negativo-positivo” presentato da Art-Rite, un acrilico su tela del 1995 stimato 15.000-25.000 euro.
È il ragazzaccio dell’arte, César Baldaccini, irriguardoso delle lezioni accademiche tanto da far assurgere oggetti di scarto a opere d’arte: con ciò che la società getta, rifiuta, lui creava una scultura. Tema attualissimo in tempi di sostenibilità ed economia circolare. Il pioniere César raggiunge il suo apice negli anni Sessanta ed è proprio del ’67 “Senza titolo” (stima: 25.000 – 35.000 €) che integra elementi metallici provenienti da oggetti comuni per trasformarli in prezioso manufatto artistico. Sicuro interesse riscuoteranno anche i lotti della Day Sale che annovera, tra le altre, una tecnica mista su carta di Emilio Scanavino (1955, stima: 5.000-7.000 €); quattro ceramiche policrome di Pablo Picasso datate tra il 1952 e il 1963 (stima: 5.500-7.500 €, cad.); le tavole “XXXIV tavole per l’Inferno di Dante” di Robert Rauschenberg, la cui cartella originale venne donata al Moma di New York e di cui venne consentita la riproduzione in una edizione stampata in 250 esemplari numerati e firmati dall’artista, una delle quali è quella presentata in asta (stima: 4.000-6.000 €).
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Carla Accardi, Senza titolo,1990, Vinilico su tela, 60 x 90 cm. Courtesy Art-Rite Auction House.