a cura di Sabino Maria Frassà
dal 24 Giugno al 30 Agosto 2020
Fondazione Bevilacqua La Masa, sede di Piazza San Marco, Venezia
La mostra di inediti di Lorenzo Marini a Milano da Gaggenau Hub aveva raccontato attraverso le opere i dubbi dell’artista sulla perdita di parole e di comunicazione al giorno d’oggi. Forse complice il dramma del Covid che tutti ci ha colpito quando ha dovuto pensare subito dopo a una mostra più ampia, antologica, che raccontasse i suoi 40 anni di carriera ha deciso di raccontare come l’arte e il bello in fondo alla fine gli abbiano fatto tornare “la Parola”. Inaugura così mercoledì 24 maggio “Dal silenzio alla parola” curata ancora una volta da Sabino Maria Frassà, il curatore dei suoi grandi successi per il Mondo. Sabino ci ha raccontato con queste parole il senso della mostra: “Dal Silenzio alla Parola nasce da un bisogno di Lorenzo Marini di fare il punto su quarantanni di carriera artistica perché l’arte per Lorenzo Marini è stato uno strumento prima di evasione, poi di crescita personale. La mostra l’abbiamo quindi costruita per far vedere il passaggio dal nichilismo iniziale con le opere monocrome alla consapevolezza in divenire degli ultimi anni. L’arte in qualche modo ha salvato e reso migliore la vita di Marini. La mostra mette in evidenza come l’artista abbia infatti incentrato tutto il proprio percorso umano, professionale e artistico sull’unione tra forma e contenuto, elementi intesi come estremi di un pendolo in continuo divenire. L’arte è così per Marini un percorso di catarsi volto a trovare la “Parola”, quel senso che riesce a colmare ogni giorno il “silenzio” della vita quotidiana”.
Lorenzo Marini commenta infine così l’importanza di questa mostra e racconta il suo legame con la città: “Dal Silenzio alla Parola ha un doppio significato. Parla sia dell’evoluzione della mia ricerca artistica, ma anche della città di Venezia, che passa da un Silenzio assordante e imposto, all’umanità della Parola. E’ una mostra perciò carica di significato per me. Solo in questa città che sento così mia potevo raccontare compiutamente il mio lungo percorso artistico: non tutti sanno infatti che nel 1980 lasciai l’Accademia di Belle Arti di Venezia e il mio amato Maestro Vedova per conseguire la laurea in architettura e intraprendere l’avventura professionale nel settore della pubblicità. Negli anni ho viaggiato per il Mondo e sono riuscito a ricomporre questa dicotomia tra forma e contenuto affrontando il fumetto, gli slogan e il silenzio del bianco. Oggi ritorno a Venezia con il mio “punto d’arrivo” che ho trovato nelle lettere, unendoci l’amore per il futurismo e lo studio della calligrafia orientale”.
Lorenzo Marini vive e lavora fra Milano, Los Angeles e New York. Dopo aver lavorato per una ventina d’anni nella riservatezza, difendendo le sue opere dal clamore della pubblicità, settore che conosce benissimo, dopo il 2010 è uscito allo scoperto e ha presentato le sue opere al pubblico con mostre personali in prestigiosi spazi pubblici. Sviluppa la sua poetica sotto il grande maestro Emilio Vedova, dopo aver studiato Architettura all’Università di Venezia. Il concetto di spazio e la ricerca del visual ideale diventano il paradigma della sua pittura. Una pittura che parte dalla volontà di desemantizzare l’oggetto consumistico e il suo messaggio pubblicitario, scarnificando un concetto a una mera griglia dove l’atto di mercificazione viene annullato dalla bellezza degli elementi. Comincia a esporre a New York e Miami dove partecipa anche ad Art Basel Miami. Nel 2016 ha tenuto a battesimo, presso il Palazzo della Permanente di Milano, la “Type Art”, movimento di cui è caposcuola e che lo porta nel 2017 a esporre alla 57° Biennale d’arte di Venezia (Padiglione dell’Armenia). Dal 2019 collabora con Cramum e con Sabino Maria Frassà: l’installazione AlphaCUBE presentata per la DesignWeek 2019 (da Ventura Projects ) finisce a Venezia (in occasione della 58° Biennale d’arte) a Dubai e infine a Los Angeles. Nel 2020 da Questa collaborazione nasce la mostra di inediti Out of Words appena conclusasi al Gaggenau DesignElementi di Milano e la grande installazione di arte pubblica “Dynamic Type” a Milano, Venezia, Roma e Firenze.
Per info e prenotazioni:
Orario: dalle 10.30 alle 17.30
Ingresso libero
348 4914746 – info@bevilacqualamasa.it