Dive into the Zeitgeist | Alessio Barchitta, Jingge Dong

mostra prorogata al 29 aprile, visitabile su appuntamento 

Amy-d Arte Spazio, Milano

Dive into the Zeitgeist,  per un’arte in cerca di risposte: questa la tematica del nuovo progetto economART di AMY D Arte Spazio, prorogata fino al 29 aprile 2021. La galleria si qualifica come laboratorio culturale, luogo di stimolo alla conoscenza, alla riflessione e sperimentazione sull’arte. Il progetto espositivo è pensato e sviluppato appositamente per mettere in relazione le opere di Alessio Barchitta con quelle di Jingge Dong partendo dalle differenze come valore aggiunto della propria cifra artistica. Una mostra pensata in presenza, per il valore emozionale nel contatto con l’opera. Il lavoro di questi artisti testimonia come l’isolamento, talvolta anche prolungato, sia anche una preziosa opportunità creativa, partendo da una sobrietà dei contenuti e dalla capacità di investire nella progettazione anche esterna ai perimetri delle gallerie. Ѐ la nascita di un nuovo paradigma, contro l’incongruità fra prezzo e valore, che si inserisce nel più ampio paradigma macroeconomico con le nuove povertà e con la modifica dei parametri economici e sociali che la pandemia di Covid 19 ha solo accelerato e rivelato perché, di fatto, già in atto. Hans Haacke afferma: “le opere d’arte, che gli artisti lo vogliano o no, sono sempre manifestazioni ideologiche”. Riflessione sulla deriva “sociologica” della creatività contemporanea, autocritica feroce sul ruolo dell’Arte e sul sistema che ne condiziona funzione e sogni snaturandola di fatto, con il risultato di produrre opere omogenizzate, uniformate nel gusto e stereotipate. Le parole di Daesung Lee, artista sudcoreano di stanza a Parigi, eletto a interlocutore, rendono bene il concept del nuovo progetto espositivo della galleria di ricerca milanese.

Alessio Barchitta (Barcellona Pozzo di Gotto IT 1991). 2010 – 2014 Accademia di Belle Arti di Brera, diploma accademico di primo livello in Pittura. 2015 – 2017 Accademia di Belle Arti di Brera, diploma accademico di secondo livello in Arti Visive indirizzo Pittura. La sua ricerca presta particolare attenzione alla scultura ma non esclude alcun media. Vincitore di vari Premi tra cui “Nocivelli XI ediz. (Bs) 2019, le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Attualmente è impegnato per il “Premio San Fedele” e un solo show presso Spazio Serra (MI). […] La ricerca dell’artista mira sempre a palesare la vera natura delle cose per contrappasso, attraverso manufatti esteticamente riconoscibili, gradevoli ai sensi, attraverso ambienti immersivi, di cui si esce con un vuoto, con una domanda. Silvia Maiuri

Mi piace riconsiderare il passato, subisco il fascino del frammento, l’impossibilità di decifrarne a pieno i codici e dal reale ricostruire ipotesi. Ecco allora la mia passione di dedicare interi pomeriggi nei torrenti vicino casa, vere e proprie discariche e cielo aperto che nella loro disgrazia mi elettrizzano assai e non mi lasciano mai tornare a mani vuote. Riguardando il bottino affiorano molte questioni attuali, come intenderebbe Duchamp: questi frammenti sono già stati imbevuti di vetriolo, perdendo ogni callistica ed estetica; sono corpi ipotizzati, non assoluti, il possibile non è confutato. La proprietà dei frammenti è che sono perlopiù “immobili”, sono punti fissi, illudono la storia, scompaiono per periodi più o meno lunghi per ripresentarsi dopo aver perso tutto. Ci parlano di un tempo che non è quello di cui parlano i manuali di storia, è un tempo puro, che si sottrae al nostro mondo d’immagini e di infiniti simulacri. Sono rifugiati in un contesto che non gli appartiene più, portano però con sé storie d’altri luoghi, parlano lingue sconosciute, sono ponti. […] Alessio Barchitta

Jingge Dong (Pechino, 1989) consegue nel 2011 il Bachelor of Art dell’Università Normale di Shanghai, nel 2015 il Fine Art Master della Scuola di Laurea dell’Accademia d’Arte Nazionale Cinese, fra il 2017 e il 2019 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Jingge Dong è presente in collezioni pubbliche e private, ha ricevuto significativi riconoscimenti da istituzioni in Cina. Attualmente è in residenza presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.

 […] La pratica artistica di Dong è basata sullo sviluppo di serie di opere, fino a ora aperte, in cui frequentemente sono impiegate le medesime sorgenti visive, quali ad esempio fotogrammi ripresi da film, ritagli di opere antiche, foto prese da internet o realizzate dallo stesso autore (la maggior parte delle quali elaborate fino a non essere più riconoscibili). La serie è una modalità espressiva complessa, perché permette all’artista di affrontare un argomento senza esaurirlo, esplorandone intimamente i limiti. […] Ma la serie è anche lo strumento dell’ordine e della reiterazione, del presentarsi ciclicamente della medesima condizione, pur con qualche minima differenza. Psicoanaliticamente implica una pulsione persistente e la necessità di investigare, dal punto di vista visivo e intellettuale, fino a quando lo stimolo è intrigante ed eccitante. Fino a quando, sulla riva del fiume, una nuova dea bellissima e seducente si presenterà agli occhi dell’artista. Incantandolo. […]Daniele Capra

[…] Negli ultimi anni in Italia ho modificato alcuni fondamentali nel mio modo di pensare e stile pittorico. Questa esperienza ha creato un “confronto” come un grande contrasto, ed è proprio questo “confronto” che ha influenzato anche il mio modo di pensare e di creare: concreto e astratto, oriente e occidente, passivo e attivo, oggettivo e soggettivo… Penso, che questo cambiamento sia molto importante, proprio come per il colore rosso quando è accanto al verde. Jingge Dong

Per info:

Amy-d Arte Spazio, Milano

Anna d’Ambrosio

+39 02654872

info@amyd.it | www.amyd.it

 

Courtesy Amy-d Arte Spazio, Milano