Immortality Super Sale | Danilo Sciorilli

a cura di Giacinto Di Pietrantonio

6 e 7 novembre 2020

per le strade di Torino

Immortality Super Sale è la personale diffusa di Danilo Sciorilli, curata da Giacinto Di Pietrantonio, che andrà in scena per le strade di Torino il 6 ed il 7 novembre. Il progetto prevede, sfruttando i mezzi tipici del linguaggio pubblicitario, una camion vela sei metri per tre che girerà nel centro storico con affisso un disegno dell’artista reclamizzante la vendita dell’immortalità e una performance in piazza Vittorio Veneto con la distribuzione di flyer tramite hostess. A tal proposito scrive Giacinto Di Pietrantonio: L’Immortalità, quale tentativo di immobilizzare il tempo, è il rovescio del tempo stesso, data dalla consapevolezza umana del suo fluire. Per fermarlo, l’umanità ha di volta in volta creato dispositivi culturali come la poesia, l’arte, la filosofia, meccanismi linguistici non solo di comprensione del mondo, ma di Immortalità. Comunemente, l’Immortalità si acquisisce per l’anima (religione) o per lo spirito (arte, letteratura, filosofia), non così per gli animali che sono già di per sé immortali, dacché non hanno consapevolezza del tempo, avendo il tramonto alle spalle. Una tesi poeticamente offertaci da Rainer Maria Rilke che, ne L’Arte dei pazzi contenuto nell’VIII Elegia delle Elegie Duinesi, canta: “… Libero da morte. Questa solo noi la vediamo; il libero animale ha sempre dietro di sé il tramonto.”     

Intenso passo cui fa eco la voce rammemorante di Jorge Luis Borges con: “L’Immortalità è cosa da poco: tranne l’uomo tutte le creature lo sono, giacché ignorano la Morte.” Noi, consapevoli della nostra Vita che srotola nel corso del tempo fino alla Morte, tentiamo di arrestarlo per anima, spirito e corpo, riuscendo, per ora, solo con i primi due, per il terzo ci stiamo, con la scienza, ancora lavorando. Superare la Morte è una narrazione che troviamo in tutte le mitologie, nella realtà siamo comunque riusciti ad allungare la Vita di molto, e scusate se è poco. Tuttavia, sebbene per ora l’Immortalità sia prerogativa dello spirito e dell’anima, di cui si occupano le arti o le religioni, c’è da aggiungere che la ricerca dell’Immortalità fisica è soprattutto finanziata da società hi-tech che, di per sé, lavorano sull’immateriale come Oracle, Google. Per questo va detto che Ray Kurzweil, capo futurologo di quest’ultima e famoso per aver azzeccato l’86% delle sue previsioni, attende di farsi ibernare, credendo che in futuro finiremo per essere pura energia capace di viaggiare a velocità superultrasoniche nell’universo infinito. Al contrario c’è chi, come il fisico Leon Kass, dice che è la Morte a dare senso alla Vita, in quanto nell’Immortalità l’uomo diventerebbe apatico e pigro, mentre Woody Allen ironizza chiedendoci: “Se l’uomo fosse immortale, riuscireste ad immaginare a quanto ammonterebbe il conto del macellaio?” All’opposto, Peter Thiel, co-fondatore di Paypal, sostiene che: “Tutti dicono che la Morte è naturale, che è parte della Vita, ma io penso che niente possa essere più lontano dalla verità. La Morte è semplicemente un problema, che come tale va risolto.” Un problema che, per ora, si affronta economicamente, dato che più di una ricerca dimostra che le persone delle aree più povere vivono in media dagli 8 ai 20 anni in meno di quelle delle zone più ricche. Ma ripassando dalla scienza alle arti e, dunque. dalle parole di economisti e scienziati a quelle di poeti, filosofi, artisti, Johann Wolfgang von Goethe ci fa notare che: “Chi crede nell’Immortalità si goda la sua felicità in silenzio, non ha nessun motivo di darsi delle arie”; mentre per Cesare Pavese: “Immortale è chi accetta l’istante”; e Pitagora ci dice che: “L’uomo è mortale a causa dei suoi timori e immortale a causa dei suoi desideri.” A questo punto, giocando con etimologia e grammatica, passiamo dal sostantivo Immortale al verbo Immortalare, che vuol dire diventare immortali attraverso le arti, come leggiamo in qualunque dizionario ed enciclopedia in cui si apprendiamo che Immortalare è rendere immortale, dare fama imperitura, eternare la memoria di donne e uomini, in un poema, nel marmo, nella pittura, …, e Immortalare ha anche il senso di fotografare, raffigurare, e dunque ha a che fare con il visivo. Visiva è l’opera di Danilo Sciorilli per cui scrivo questo testo al quale l’artista aggiunge: “Attorno alla questione della Morte gravita gran parte del mio lavoro. Per me speranza e illusione, riguardo la vita eterna, sono la stessa cosa non potendo di fatto verificare nessun “metodo” con il quale l’uomo cerca di non morire. Con quest’opera, lontana dal voler essere una critica a credenze religiose di qualsiasi tipo, cerco di porre un punto interrogativo su come ognuno di noi tenta in qualche modo di uscire vivo da questa vita.” Uscirne con una proposta visiva di Immortalità, perché, come dice Fernando Pessoa: “Morire è solo non essere visto”, mentre Edgard Lee Masters aggiunge che: “L’immortalità non è un dono, l’immortalità è una conquista”.

Quindi, se volete essere visti e diventare artisticamente Immortali, venite a conquistare Immortalità dall’artista Danilo Sciorilli che ha creato per voi l’opera-manifesto Immortality Super Sale in cui si reclamizza l’offerta dell’Immortalità visiva. Allora corriamo ad acquistare ad una simbolica cifra, prezzo di realizzo, l’opportunità di farci ritrarre, o meglio Immortalare, in uno dei personaggi della sua arte nella Torino città magica immortale per eccellenza.

Per info:

+39 3806883980

danilosciorilli@hotmail.it | www.danilosciorilli.com