a cura di Waiting Room Residency
Performance di Daniela Cattivelli e Maria Adele Del Vecchio | Talk “Arte, Scienza e Psicoanalisi”
giovedì 10 giugno 2021 a partire dalle ore 15
Palazzo delle Albere e Giardino MUSE, Trento
Nel contesto del dialogo interdisciplinare fra arte e psicoanalisi – promosso dal programma di residenze d’artista Waiting Room Residency – MUSE Museo delle Scienze, Tiring House e Jonas Trento presentano a Palazzo delle Albere “Io è un altro”, due performance d’arte contemporanea e un talk sul tema della relazione fra identità e inconscio e del rapporto fra psicoanalisi e scienza. In un periodo caratterizzato da una scarsa mobilità dei lavoratori della cultura, le curatrici di Waiting Room Residency Giusi Campisi e Sara d’Alessandro Manozzo propongono un programma di due performance, un talk, e un’affissione di due opere nello spazio pubblico, nati dalla residenza di Daniela Cattivelli e Maria Adele Del Vecchio, due artiste di consolidata esperienza e rilevanza nazionale, particolarmente aperte all’uso di pratiche collaborative e partecipative. L’intento è quello di aprire una conversazione su arte e psicoanalisi, favorendo al contempo la circolazione sul territorio dei linguaggi d’avanguardia. Gli interventi di Daniela Cattivelli e Maria Adele Del Vecchio favoriscono una costruzione dell’opera insieme al suo pubblico, mirando a superare la barriera culturale spesso percepita nei confronti dei linguaggi dell’arte contemporanea. La sensibilizzazione rispetto ai temi della psicoanalisi punta sia all’arricchimento intellettuale su una disciplina che ha segnato profondamente la cultura dall’inizio del secolo scorso, sia alla responsabilizzazione nei confronti della necessità di cura della propria persona, in tutti i suoi aspetti. Le performance saranno replicate l’11 giugno 2021 nel quartiere di Santa Maria a Rovereto. “Io è un altro” è realizzato in collaborazione con Nuovo Cineforum Rovereto e con il contributo della Fondazione Caritro.
Giovedì 10 giugno 2021, dalle ore 15 alle ore 18, le artiste Maria Adele Del Vecchio e Daniela Cattivelli proporranno a passanti e curiosi nel giardino e nel portico di Palazzo delle Albere le performance “Indigo” e “Hans”.
Nella sua pratica, Maria Adele Del Vecchio usa spesso lo specchio quale elemento simbolico; graffiandolo dalla parte posteriore, gli conferisce una nuova trasparenza, dando al pubblico la possibilità di vedere attraverso la superficie. Per “Io è un altro”, Del Vecchio realizzerà uno specchio graffiato in corrispondenza degli occhi, che lei stessa indosserà come una maschera mentre sosta nello spazio pubblico. Le persone che incontrerà, guardandola in volto, vedranno il loro riflesso e, contemporaneamente, incroceranno lo sguardo dell’artista. Indigo mette così l’accento sulla relazione fra chi guarda e chi è guardato, sia da una prospettiva artistica che si rifà alla relazione fra spettatore e opera (riflessione sugli illustri precedenti, uno su tutti il capolavoro Las Meninas dipinto nel 1656 da Diego Velázquez) sia a quella fra inconscio e “io” che caratterizza la cosiddetta “fase dello specchio” teorizzata da Jacques Lacan, il cui pensiero è alla base della pratica psicoanalitica di Jonas. “Io è un altro”, scriveva Rimbaud: affermazione che mette in discussione il concetto di identità personale e che apre all’indagine della sua formazione.
Daniela Cattivelli proporrà Hans, un’installazione che affronta il tema delle fobie che condizionano il nostro esistere. Hans parte dall’azione per la quale nominare e scrivere le proprie paure corrisponde a esorcizzarle, in quanto l’atto dello scrivere sottintende un controllo e una distanza da esse. Nell’opera tale distanza sarà resa ancora più tangibile grazie all’uso di un avatar, un’intelligenza artificiale che in un video leggerà un elenco di fobie raccolte dall’artista. Nel corso della performance, inoltre, verrà chiesto al pubblico di contribuire condividendo in forma anonima la propria fobia, che sarà aggiunta all’elenco di Hans: in questo modo, chi scrive avrà la possibilità, nel futuro, di ascoltare e far ascoltare la propria fobia riletta, con voce anonima e metallica, da un personaggio virtuale e neutro, trasformando qualcosa di intimo e personale, talvolta impronunciabile, in un assoluto altro sé.
Alle 18, al termine delle due performance, artiste, curatrici e ricercatori di Jonas e MUSE inviteranno il pubblico a un dialogo su “Arte, Scienza e Psicoanalisi” in un contesto informale aperto a domande, storie e approfondimenti.
Sono parte integrante del progetto espositivo di Waiting Room Residency le due affissioni che, dal 9 al 23 giugno 2021, saranno esposte a Trento, in via Carlo Esterle, e a Rovereto, in piazzale Achille Leoni: la prima, di Daniela Cattivelli, torna sul tema dell’esposizione delle proprie fobie, con riferimento alla performance Hans; la seconda, di Maria Adele Del Vecchio, costituisce un ulteriore punto di incontro fra storia personale e collettiva.
Il 13 giugno 2021, inoltre, apre al pubblico la personale di Maria Adele Del Vecchiopresso gli spazi di Jonas Trento: un’autobiografia raccontata per frammenti, riferimenti, ricordi e citazioni, in un confronto inesauribile fra se stessi e il mondo.
Per info:
www.waitingroom.studio
MUSE Museo delle Scienze, Trento
www.muse.it
Ufficio stampa:
MUSE
Chiara Veronesi | 342 7210456
Tommaso Gasperotti | 340 1021694
www.muse.it
Sigourney Weaver (Daniela Cattivelli/Biagio Caravano). Willy Willy, 2019. Sound performance, courtesy the artist
Maria Adele Del Vecchio, Herstory, 2011 – 2015. c-print, framed 34×64 cm, courtesy Galleria Tiziana Di Caro