nel ambito del Progetto RIVA con la direzione artistica di Valentina Gensini
dal 5 maggio al 19 giugno 2021
Associazione MUS.E | MAD Murate Art District, Firenze
Il progetto RIVA, promosso dall’Associazione MUS.E, con la direzione artistica di Valentina Gensini, in collaborazione con Comune di Firenze, Regione Toscana, in co-progettazione con il Programma Sensi Contemporanei e il Ministero della Cultura, con il sostegno di CR Firenze e con la partecipazione di Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Studio Marangoni e Tempo Reale, nasce con l’obbiettivo di valorizzare le rive del fiume Arno, nel cuore di Firenze e in area metropolitana. Da anni il Progetto RIVA stimola un’indagine critica ed interdisciplinare che ponga le basi per la progettazione di un parco fluviale nel cuore della città, attraverso la partecipazione di artisti, curatori, scienziati, biologi e architetti, italiani e stranieri. La mostra, visitabile fino al 19 giugno, offre una panoramica sugli interventi più significativi realizzati nel corso degli ultimi cinque anni, a partire dal 50° anniversario dell’alluvione.
Gli artisti partecipanti sono: Yuval Avital, Giulia Dari, Edoardo Delille, Diario Popolare, Bernard Fort, Fotoromanzo italiano, Federica Gonnelli, Katrinem, LWCircus, Alice Machado, Alisa Martynova, Benedetta Manfriani, Martino Marangoni, Paolo Masi, Arno Rafael Minkkinen, Adrian Paci, Francesco Pellegrino, Radio Papesse, Stay with me, Kirsten Stromberg, Studio ++, Tempo Reale, Giuseppe Toscano, Davide Virdis, Massimo Vitali, Jay Wolke, Paolo Woods, Zhang Xiang, Renato Grieco e Francesco Toninelli.
Il progetto “LA TERZA SPONDA DEL FIUME” si ispira all’omonimo racconto dello scrittore João Guimarães Rosa e vuole proporre una nuova visione del fiume, non più come confine, ma come opportunità, possibilità di scambio, com’è stato fin dall’antichità. Uno spazio non scisso, non contrapposto allo spazio urbano, ma inserito nello spazio urbano: uno spazio di connessione quotidiana. Pelago, pur occupando un ambito geografico limitato, ha una particolare importanza strategica e simbolica fin dalla preistoria. In particolare il territorio della frazione di San Francesco, che si trova incastonato alla confluenza dei fiumi Arno e Sieve, naturali vie di comunicazione e commercio tra Casentino, Mugello, Valdarno Superiore e dintorni di Firenze. Tale importanza è successivamente cresciuta esponenzialmente nel periodo etrusco – la confluenza di due fiumi determina il luogo nel quale gli Etruschi decidono di far sorgere la città stessa – e in epoca romana, medievale e rinascimentale, le vette dei colli, le gole dei torrenti e gli altri luoghi di rilievo si andarono sempre più arricchendo di torri, di castelli, di ville signorili, di borghi di vario tipo. L’acqua, i fiumi identificano profondamente il territorio fin dal significato del toponimo. La morfologia locale è caratterizzata da numerosi corsi d’acqua che dai crinali montani scendono verso le valli, ad est e ad ovest, dipartendosi a raggiera nelle varie direzioni. Pelago infatti deriva dal latino “Pelagus” che oltre al significato comune di mare, viene usato da alcuni scrittori latini nel senso di “massa d’acqua simile al mare” – i fiumi che all’epoca romana dobbiamo immaginare con corsi d’acqua meno regimentati rispetto oggi. Questo riferimento sembra ulteriormente confermato in quanto pare vi fosse un bagno minerale romano, molto vicino al paese, che veniva chiamato “casa al bagno”, nella via che da Pelago va verso Pontassieve e quindi presumibilmente nella zona dell’attuale frazione di San Francesco. I fiumi determinano, segnano e delimitano i confini del comune. Il fiume Sieve segna il confine con il Comune di Pontassieve, fino alla confluenza con l’Arno, che segna il confine con il Comune di Rignano sull’Arno. A sud il torrente Vicano di S. Ellero delimita il confine con il Comune di Reggello.
Il fiume: è il simbolo del passaggio, del fluire, dello scorrere, e perciò, in senso più ampio, del divenire delle cose. Il passaggio da una sponda all’altra è denso di significati antropologici di trasformazione. Il fiume che ai suoi margini può essere vissuto come una barriera, può rivelarsi al suo interno come uno spazio nuovo. Uno spazio altro, un nuovo vorticoso universo emblema della circolarità della vita. Il fiume diventa un altro luogo. Non più quindi solo le sue sponde, più o meno lontane tra loro, a separare due orizzonti, ma una nuova possibilità, un margine interno in continuo movimento. Federica Gonnelli
Per info:
MAD Murate Art District, Firenze
+39 055.2476873
info.mad@musefirenze.it | murateartdistrict.it
La terza sponda del fiume, Federica Gonnelli.
Particolare di immagine a doppia esposizione, stampata su organza e immersa in acqua, all’interno di una vasca di plexiglas. 2021.