Omar Galliani | Un’Opera per Zeffirelli

a cura di Matteo Corati

dal 28 ottobre al 30 novembre 2023

Fondazione Zeffirelli Onlus, Firenze

Dal 28 ottobre al 30 novembre 2023 la Fondazione Franco Zeffirelli Onlus di Firenze presenta “Un’Opera per Zeffirelli”, l’installazione realizzata da Omar Galliani in omaggio al grande regista-scenografo nel centenario dalla nascita. Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale artMacs e l’Associazione Culturale Maestro, performing Artists from Zeffirelli Foundation, con il patrocinio del Comune di Firenze e della Regione Toscana e la partecipazione di Tornabuoni Arte.

Il titolo dell’installazione – “Un’Opera per Zeffirelli” – gioca sul doppio significato della parola “opera” in ambito artistico: da un lato le opere liriche di Zeffirelli, entrate a far parte della storia dello spettacolo e dell’immaginario collettivo, dall’altro le opere d’arte di Galliani, capaci di rinnovare e reinventare la grande tradizione del disegno italiano, portandola ad una dimensione monumentale. Un’opera – la “Madama Butterfly” di Puccini – è inoltre il soggetto cui Galliani si ispira per rendere omaggio al registra; un’opera che ancora oggi viene riproposta nell’allestimento storico che il Maestro eseguì per l’Arena di Verona.

La Sala Musica della Fondazione Franco Zeffirelli Onlus, nata come Oratorio per gli Oratoriani di San Filippo Neri, ospita una grande tavola di Omar Galliani, immersa nella penombra. Un fascio di luce illumina un volto blu oltremare, realizzato con pastelli policromi e oro in foglia. Espressione di fragilità e fortezza, il viso di donna si rispecchia nel suo doppio, in un volo di fiori e farfalle. Ad una tavola disegnata, disposta in alto sulla balconata, fa eco un lungo tappeto stampato, proiettato verso il catino absidale. Visitando le stanze dell’attiguo Museo Zeffirelli è possibile rendersi conto non soltanto della straordinaria “mano” che possedeva Zeffirelli, ma anche di come tutte le fasi dell’ideazione, sia che si trattasse di teatro, opera, oppure cinema, passassero da una stesura a matita. Allo stesso modo l’installazione di Galliani, maestro indiscusso del disegno, assume il carattere di una messinscena teatrale, unendo più parti in un’unica creazione.

«Omar Galliani è un Maestro che, pur guardando al passato, ha sviluppato un’arte che è squisitamente contemporanea», scrive Pippo Zeffirelli, presidente della Fondazione Franco Zeffirelli Onlus. «Lo stesso amore per il passato e la stessa adesione al presente hanno sempre caratterizzato il lavoro di Franco Zeffirelli. Una sapienza antica unita alla conoscenza profonda dei mezzi tecnici ed espressivi contemporanei, che hanno fatto sì che le sue opere divenissero immediatamente classiche».

«Sia come curatore che come presidente dell’Associazione Maestro – dichiara Matteo Corati – sono felice che uno dei migliori artisti contemporanei internazionali abbia scelto di celebrare uno dei più grandi artisti della messinscena e della regia italiana, anch’esso stimato nel mondo, attraverso un’installazione che sancisce il primato del disegno, alla ricerca di un’idea di bellezza espressa attraverso un’antica sapienza tecnica che si rivolge ed usa il linguaggio del nostro presente. Un’installazione viva e aperta che sarà anche oggetto di formazione e di prova per giovani studenti».

«Tra gli obiettivi dell’Associazione culturale artMacs, istituita in memoria di mio fratello Massimiliano – conclude Michelangelo Galliani – c’è il sostegno e la promozione dei giovani artisti. È quindi con piacere che abbiamo accolto l’invito della Fondazione Franco Zeffirelli Onlus e di Matteo Corati, compagno di studi di Massimiliano e presidente dell’Associazione Maestro, ad essere parte di un progetto artistico che riserva grande spazio alla creatività giovanile».

Durante il mese di apertura, si terranno alcuni “concerti al buio” a cura del Conservatorio Cherubini di Firenze, grazie alla disponibilità del direttore Giovanni Pucciarmati. Gli studenti troveranno nell’installazione un luogo aperto nel quale provare e cimentarsi a contatto con i visitatori. Omar Galliani terrà inoltre una masterclass dal titolo “Dal disegno all’installazione”, rivolta a docenti, studenti e diplomati delle Accademie di Belle Arti e delle scuole di alta formazione (informazioni e iscrizioni sul sito www.fondazionefrancozeffirelli.com).

In occasione del vernissage su invito, previsto per sabato 28 ottobre alle ore 18.00 il poeta Davide Rondoni leggerà una poesia scritta per l’occasione. A seguire, il dialogo tra Omar Galliani e Matteo Corati e l’intervento della giovane violoncellista Camilla Gentile, che suonerà due brani, tra cui un adattamento per violoncello dalla “Butterfly” di Puccini, scritto appositamente dal maestro direttore e concertatore Concita Anastasi. “Un’Opera per Zeffirelli” sarà presentata in anteprima a Verona, in ragione dello speciale legame che esiste tra Franco Zeffirelli e la città. Grazie alla consolidata collaborazione tra l’Associazione culturale artMacs e ArtVerona, sabato 14 ottobre, alle ore 16.00, l’Area Talk della fiera d’arte ospiterà la proclamazione del vincitore del “Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 35” e, a seguire, gli interventi focalizzati sul progetto fiorentino di Maria Alberti, responsabile della didattica della Fondazione Franco Zeffirelli Onlus, di Matteo Corati e Omar Galliani. Presso la sede della mostra è disponibile una brochure con la prefazione di Pippo Zeffirelli, un testo critico di Matteo Corati, poesie di Davide Rondoni, Corinna Nigiani degl’Innocenti e Omar Galliani e un ricco apparato iconografico.

La Sala Musica della Fondazione Zeffirelli, o Oratorio del Complesso di San Firenze, ultimato sotto la direzione di Zanobi del Rosso nel 1775, presenta all’interno un apparato decorativo e pittorico, incorniciato da eleganti lesene, il quale ricorda la vita di San Filippo Neri in opere pittoriche di Gesualdo Francesco Ferri e di Filippo Burci, ma anche la funzione della sala dedicata al canto delle laudi e all’esecuzione di musica sacra. Eleganti colonne sostengono una grande cantoria che raccorda i palchi delle pareti longitudinali, mentre la volta centrale ospita l’affresco di Giuliano Traballesi dedicato all’Assunzione della Vergine. Questa elegante cornice, che da tempo è tornata ad accogliere l’esecuzione musicale a cui si sono aggiunte attività performative, ospiterà l’installazione di Galliani in un gioco di riflessi e prospettive coinvolgenti.

Omar Galliani nasce a Montecchio Emilia (RE) nel 1954. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Viene invitato alla prima Triennale Internazionale del Disegno di Norimberga nel 1979. Partecipa a tre Biennali di Venezia, nel 1982, nel 1984 e nel 1986 e a due Quadriennali di Roma, nel 1986 e nel 1996. Nel 1981 è presente alla Biennale di San Paolo del Brasile e a quella di Tokio, nel 1982 alla Biennale di Parigi. Nel 1998 la New York University gli dedica una personale. È del 2000 la prima personale “Aurea in Cina” presso il Museum of the Central Academy of Fine Art a cui seguirà nel 2003 l’invito alla prima Biennale di Pechino vinta ex aequo con George Baselitz. Successivamente partecipa alla Biennale del 2005 e proseguirà il suo tour cinese toccando le città di Shanghai, Chengdu, Suzhou, Dalian, Xi’an, Wuhan, Hangzhou, Ningbo. Questo viaggio culminerà poi con l’esposizione del 2007 “Omar Galliani tra Oriente e Occidente” alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, quale evento speciale della Biennale di Venezia. Le Gallerie degli Uffizi di Firenze nel 2008 acquisiscono per le proprie collezioni il trittico “Notturno”. Nel 2017 il Direttore degli Uffizi, Prof. Eike Schmidt, gli commissiona un autoritratto per la collezione ufficiale del Corridoio Vasariano. Nell’ottobre 2018 si è tenuta la presentazione ufficiale dell’opera nell’Auditorium Vasari. Sempre nel 2017, alle Gallerie d’Italia – Banca Intesa Sanpaolo, a Milano, si inaugura la personale “Intorno a Caravaggio”. Nel 2018 la GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, e l’Accademia Carrara di Bergamo lo invitano a “Raffaello e l’eco del Mito”, nel Monastero delle Clarisse di Grosseto viene inaugurata “Teofanie” e nel 2019 il CIAC di Foligno presenta “Il corpo del Disegno”. Sempre nel 2019 Tornabuoni Art di Londra inaugura “A symphony in graphite”. La Fondazione Bevilacqua La Masa presenta “Dipinta – La metis dell’Acqua”. La Galleria Tornabuoni Art, nel 2021, apre la mostra “Baci Rubati/Covid-19”, prodotta durante l’anno di pandemia. Sempre nel 2021 The Art Museum Riga Bourse, sezione del Latvian National Museum of Art inaugura la mostra “Self-Reflections”, con la collaborazione delle Gallerie degli Uffizi. Negli ultimi mesi dello stesso anno, il Museo Marca di Catanzaro ospita la personale “Omar Galliani. Il disegno non ha tempo”. Nel 2022 il Mart di Rovereto lo invita a “Giotto e il Novecento” e acquisisce per le proprie collezioni la tavola “Riflessi”. Nel 2023 il teatro Galli e il Part di Rimini presentano l’opera “Per Santa Teresa”. Nello stesso anno, il Palazzo Reale di Milano presenta la monografica “Omar Galliani. Diacronica. Il tempo sospeso”, a cura di Flavio Caroli e Vera Agosti.

 

Per info:

Fondazione Franco Zeffirelli Onlus

Complesso di San Firenze, Piazza San Firenze 5, Firenze

+39 320 1637839 (telefono e whatsapp)

ticket@fondazionefrancozeffirelli.com – www.fondazionefrancozeffirelli.com

Associazione culturale artMacs

Via Vittorio Veneto 20, Montecchio Emilia (Re)

artmacs.aps@gmail.com – www.artmacs.org

Maestro, performing Artists from Zeffirelli Foundation

+39 347 7200315

info@maestroperformingarts.com – www.maestroperformingarts.com

Archivio Omar Galliani

www.omargalliani.com

COMUNICAZIONE E UFFICIO STAMPA:

Fondazione Franco Zeffirelli Onlus

Complesso di San Firenze, Piazza San Firenze 5, Firenze

+39 055 281038 +39 339 4616399

comunicazione@fondazionefrancozeffirelli.com – www.fondazionefrancozeffirelli.com

CSArt – Comunicazione per l’Arte

Via Emilia Santo Stefano 54, Reggio Emilia

+39 0522 1715142+39 348 7025100

info@csart.it – www.csart.it

 

Omar Galliani, Blu oltremare – Un’Opera per Zeffirelli, 2004. Pastello e foglia d’oro su tavola, 230×260 cm. Ph. Luca Trascinelli.

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