Una mostra di Fondazione Elpis in collaborazione con Toast Project
dal 6 novembre al 21 dicembre 2025
Manifattura Tabacchi – Edificio B12, Firenze
Fondazione Elpis presenta in collaborazione con Toast Project la mostra collettiva Paesi miei. Storie e gesti da Una Boccata d’Arte. Realizzata con il supporto di Manifattura Tabacchi che la ospita presso i suoi spazi a Firenze la mostra è visitabile gratuitamente dal 6 novembre al 21 dicembre 2025.
La mostra racconta l’esperienza di Una Boccata d’Arte, progetto diffuso di arte contemporanea che dal 2020 invita ogni anno venti artisti a lavorare in altrettanti borghi italiani, uno per ciascuna regione. Il percorso si sviluppa attraverso una selezione di opere prodotte nel corso della sesta edizione, conclusasi lo scorso settembre.
Paesi miei porta per la prima volta fuori dalla sede di Fondazione Elpis, nel cuore della città di Milano, il grande patrimonio raccolto nel corso di queste sei edizioni e, in coerenza con lo spirito che anima Una Boccata d’Arte, nasce grazie a una rete di collaborazioni con altre realtà vocate al contemporaneo, all’interno di un nuovo paesaggio relazionale. Si tratta della prima tappa di una progettualità che intende espandere il racconto decentrato e situato realizzato da Una Boccata d’Arte all’interno di nuovi scenari cittadini e non solo.
Il progetto espositivo trasferisce negli spazi recentemente ristrutturati dell’Edificio B12 le opere, originariamente concepite per piazze, strade e caratteristiche architetture disseminate lungo il paesaggio italiano, da alcuni degli artisti che hanno preso parte alla sesta edizione: Giuseppe Abate, Roberto Casti, Adele Dipasquale, Gabriele Ermini, Bibi Manavi, Qeu Meparishvili e Aiko Shimotsuma. A questa selezione si affianca l’intervento-archivio di Atelier Tatanka che mappa i sei anni del progetto.
Nel passaggio allo scenario urbano e allo spazio espositivo, Paesi miei osserva come questi interventi, nati in stretto dialogo con le comunità locali e frutto di un periodo di residenza dell’artista sul territorio, mantengono una memoria relazionale. Le voci del lavoro collettivo, l’odore del paesaggio e le energie della vita quotidiana persistono nei materiali, nelle storie e nei gesti. Trasferite in mostra, le esperienze conservano tracce dei luoghi da cui provengono e le rilanciano verso un orizzonte futuro: quello di un Paese inteso come rete di economie, gesti e sentimenti. La mostra si articola per variazioni di scala: dal dettaglio al paesaggio, dall’immagine alla presenza fisica. L’allestimento fa scorrere produzioni e documentazioni sullo stesso piano, come parti di un unico processo d’azione. Ne emergono specifici patrimoni emotivi e culturali. Reperti ceramici, incisioni lignee, icone metalliche, brocche conviviali, suoni e luci rivelano la contemporaneità delle opere e dei territori attraverso gesti e ritualità possibili.
Lungo tutta la sua durata, Paesi miei è animata da due forme di attivazione: la prima consiste nel public program Storie di Una Boccata d’Arte, che coinvolge gli artisti e i curatori. Ogni mercoledì il progetto ospita infatti un incontro che offre esperienze e ricordi con comunità specifiche, quali studenti, futuri operatori culturali, residenti. In programma per giovedì 4 dicembre, l’appuntamento dal titolo Voices – A Più Voci a cura di Threes – collaboratore storico di Fondazione Elpis per la realizzazione di interventi legati al suono nell’ambito di Una Boccata d’Arte – che porta in mostra le performance di Sara Persico e del duo Babau. A questi appuntamenti, si aggiunge poi un palinsesto quotidiano di materiali audiovisivi: film d’artista, video e documentari tratti dalle diverse edizioni del progetto che, proiettati secondo un calendario, restituiscono la dimensione temporale e narrativa propria di Una Boccata d’Arte.
Come il progetto che racconta, Paesi miei si fonda su un’idea di arte situata, radicata nei processi e nei contesti, dove le nuove comunità artistiche s’intrecciano con chi abita i luoghi. Questa dimensione accomuna Fondazione Elpis e Toast Project, entrambe impegnate su diversi livelli a promuovere la pratica artistica come attività necessaria nel tessuto sociale dell’Italia di oggi, e Manifattura Tabacchi stessa, che ospita regolarmente mostre ed esibizioni, offrendo un palinsesto di arte contemporanea volto a favorire la produzione d’arte, attraverso l’incontro e la collaborazione tra artisti e curatori.
Gabriele Ermini, “Il corredo”, Oriolo Romano, Lazio. Foto Roberto Luigi Apa. Opera realizzata con il sostegno di Fondazione Elpis nell’ambito di Una Boccata d’Arte 2025.
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