The House Electric

Jochen Holz, M-L-XL studio, Richard Wheater

dal 17 maggio all’11 agosto 2018

Galleria A plus A, Venezia

(…) Testa, collo, capelli, orecchie, (…) e timpano delle orecchie / Occhi, ciglia, iride dell’occhio, sopracciglia, e la veglia o il sonno delle palpebre / Bocca, lingua, labbra, denti, palato, mandibole, e l’articolazione della mandibola / Naso, narici del naso, e la partizione / Guance, tempie, fronte, mento, gola, retro del collo, rotazione del collo / Spalle forti, barba virile, scapole, retro delle spalle, e l’ampia circonferenza del petto / Braccio, ascella, incavo del gomito, avambraccio, muscoli del braccio, ossa del braccio / Polsi e giunture del polso, mano, palmo, nocche, pollice, indice, articolazioni delle dita, unghie / Petto ampio, peli ricci del petto, sterno, lato del torace / Coste, pancia, colonna vertebrale, vertebre / Anche, curve e forza dell’anca, rotazione oraria e antioraria, palle d’uomo, radice d’uomo / Coppia di forti cosce, stabili sotto al tronco / Fibre delle gambe, ginocchio, rotula, parte sopra e sotto della gamba / Caviglie, collo del piede, malleolo, dita del piede, giunture, il calcagno; tutte le funzioni, tutte le forme, tutte le proprietà del mio o vostro corpo o di chiunque sia, maschio o femmina, (…)

Il poeta Walt Whitman nel lontano 1855 con la poesia Canto il Corpo Elettrico celebrava il corpo umano come il veicolo primario con cui esperire il mondo; in cui anima e corpo sono equivalenti. The House Electric è una mostra che gioca con questi temi applicandoli all’ambiente domestico, esplorando due elementi fondamentali: la luce al neon e i mobili. Ogni opera esposta condivide aspetti sensuali, in un rapporto di uguaglianza e dialogo con la poesia. La parte finale del poema si articola in una lunga lista in cui elenca parti del corpo, alcune ovvie, alcune oscure, altre interne o minuscole. I verbi vengono eliminati, lasciando che gli oggetti funzionino come soggetti oppure, in alcuni casi, come parte di una struttura diventata diretta ed evidente. Richard Wheater applica un processo analogo agli elementi che compongono le sue installazioni al neon dando la stessa importanza a tutte le sue parti; la collocazione del trasformatore per celebrare la sorgente luminosa, il filo ombelicale elettrico racchiuso in un vetro trasparente. La luce è una delle componenti primarie dei progetti dei M-L-XL studio, utilizzata per bilanciare le diverse parti costitutive di un mobile; gambe, curvature, giunture, sedili, superfici, colori, piedi… sono tutti i pezzi necessari di un equilibrio semplice dove nulla viene celato. La nuova serie di lavori di design è stata realizzata grazie alla maestria della tradizione artigianale della Ditta Braggio. L’installazione di luci al neon e gli oggetti in vetro di Jochen Holz condividono un linguaggio organico e corporeo, ramificazioni dalle forme fluenti, rigonfiamenti intestinali, gomiti e tubi piegati, soffici luci colorate. The House electric: è una proposta collettiva per celebrare le sottili varianti della quotidiana funzionalità familiare. Ciò che diamo per scontato verrà svelato attraverso una nuova luce!

 

Vernice: 17.5. 2018 alle ore 18.30

Partner del progetto: Ditta Braggio di Vicenza

Contatti: Giulia Artico — Press Office | +39 348 9335693

Galleria A plus A | San Marco 3073, Venezia 30124 | www.aplusa.it – info@aplusa.it | +39 041 2770466

Jochen Holz, neon, 2018