Tomás Saraceno | Thermodynamic Constellation

Svelato il progetto dell’installazione per il Cortile di Palazzo Strozzi a Firenze che ospiterà dal 22 febbraio al  19 luglio 2020 la più importante mostra italiana di Tomás Saraceno. 

L’installazione promossa e realizzata da Fondazione CR Firenze e parte di un ampio progetto sulle tematiche ambientali, costituito da numerose attività rivolte alle scuole e ai giovani. 

Dal 22 febbraio al 19 luglio 2020 Palazzo Strozzi a Firenze ospita Tomás Saraceno. Aria, una grande mostra, curata da Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, dedicata a uno dei più originali e visionari artisti contemporanei al mondo, la cui ricerca poliedrica e creativa unisce arte, scienze naturali e sociali. L’artista invaderà Palazzo Strozzi con opere immersive ed esperienze partecipative che invitano a cambiare punto di vista sulla realtà e a entrare in connessione con fenomeni ed elementi non umani che diventano protagonisti delle sue installazioni e metafore della nostra percezione del Cosmo.

In attesa della mostra è stato svelato il progetto della nuova grande installazione dell’artista per il Cortile di Palazzo Strozzi, promossa e realizzata da Fondazione CR Firenze. L’installazione, intitolata Thermodynamic Constellation (Constellazione termodinamica) diviene metafora di una nuova era di solidarietà tra uomo e ambiente espressa da Aerocene, comunità artistica interdisciplinare avviata dall’artista stesso. Composta da tre grandi sfere sospese costituite da lamine trasparenti e a specchio, l’opera nasce dalla sperimentazione di Saraceno con reali mongolfiere capaci di volare grazie alla sola energia solare. Esse sono infatti prototipi di palloni aerosolari in grado di compiere voli su lunghe distanze ad altezze tra i 20 e i 40 chilometri, fluttuando intorno al mondo libere da frontiere e da combustibili fossili. L’installazione diviene un invito a ripensare in maniera poetica e collettiva come abitiamo il nostro mondo, trasformando il cortile di Palazzo di Strozzi in una piattaforma fisica e filosofica per proporre un cambiamento di paradigma attraverso un originale dialogo tra Rinascimento e contemporaneità: dall’uomo al centro del mondo all’uomo come parte di un universo in cui ricercare una nuova armonia.

L’opera diviene inoltre punto di partenza per una profonda riflessione sui temi della sostenibilità e del rapporto tra arte e scienza, fondamentali nel lavoro di Tomás Saraceno, e sviluppati con Fondazione CR Firenze anche in un ampio progetto di attività rivolte in particolare alle scuole e ai giovani. Sono in programma infatti una serie di attività gratuite per i ragazzi delle scuole superiori toscane, che prevedono laboratori sul rapporto tra arte e sostenibilità realizzati direttamente negli istituti scolastici e incontri a Palazzo Strozzi con esperti di tematiche ambientali su temi come il cambiamento climatico, l’alimentazione e l’utilizzo dell’acqua. Si terrà inoltre una serie di eventi a Palazzo Strozzi come la Strozzi Night, la speciale serata dedicata ai giovani, i concerti “Costellazione suono” in collaborazione con Tempo Reale.

Sarà infine promosso presso le Scuole e il grande pubblico un ciclo di conferenze a cura del Prof. Marco Bindi dell’Università degli Studi di Firenze e del CNR con la presenza in città dei massimi studiosi internazionali e nazionali delle tematiche relative al cambiamento climatico.

“La Fondazione CR Firenze ‐ afferma il Presidente Luigi Salvadori ‐ oltre al consueto contributo a Palazzo Strozzi per l’attività istituzionale, ha voluto sostenere anche la produzione di una nuova grande opera di Saraceno e un programma di attività che hanno l’obiettivo di favorire la comprensione dei temi dell’esposizione nei ragazzi delle Scuole Superiori tra i 15 e i 19 anni. L’occasione vuole anche stimolare una riflessione sulle relazioni tra uomo e ambiente, oggi ancora più urgente e necessaria. L’arte diventa così uno stimolo della coscienza critica degli individui e consente di fermare la nostra attenzione su alcuni aspetti importanti del tempo in cui viviamo: da quelli che riguardano la nostra quotidianità ai grandi temi di dibattito globale come la tutela delle risorse naturali e dell’ecosistema. Le questioni relative al cambiamento climatico e all’ecosostenibilità delle attività umane costituiscono la più grande sfida che l’umanità e le nuove generazioni saranno chiamate a fronteggiare nei prossimi anni. La Fondazione vuole essere protagonista di questo processo e sosterrà una serie di progetti a livello intersettoriale con lo scopo di favorire una maggiore sensibilizzazione e conoscenza di queste problematiche”.

“Il lavoro di Saraceno ci parla di temi importanti e attuali in modo potente e diretto, restituendo all’arte un forte ruolo di manifesto per invitarci a riflettere sui problemi e le sfide caratteristici della nostra era, divenuti sempre più urgenti, come l’inquinamento, i cambiamenti climatici, la sostenibilità, il superamento di barriere geografiche e sociali” afferma Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi. “Con l’opera Thermodynamic Constellation nel Cortile di Palazzo Strozzi, Tomás Saraceno invita a riflettere in modo nuovo e immaginifico sulla capacità dell’uomo di andare oltre limiti e confini consolidati nel nome di una nuova sintonia con il Pianeta. Ringrazio la Fondazione CR Firenze per il supporto a questo progetto che mira in particolare a stimolare il coinvolgimento attivo e partecipato dei giovani, sempre più protagonisti consapevoli delle nuove sfide della nostra realtà contemporanea”.

THERMODYNAMIC CONSTELLATION

«L’aria, interfaccia tra noi e il Sole, è controllata da pochi e continua a essere compromessa: le emissioni di anidride carbonica la riempiono, la materia particolata fluttua all’interno dei nostri polmoni mentre le radiazioni elettromagnetiche avviluppano la Terra. Eppure un’epoca diversa è possibile, un’epoca di sensibilità interplanetaria attraverso l’attuazione di una nuova ecologia. A questo fine, si devono formare nuove idee chiedendosi: in che modo si percepirebbe il respiro in un’epoca di economia post‐combustibili fossili? Come è possibile sfidare i confini geopolitici in un’era di disuguaglianza climatica? Come partecipare a una nuova epoca verso la decarbonizzazione dell’aria e l’indipendenza dai combustibili fossili? L’Aerocene immagina lo spazio come un luogo di proprietà comune, fisico e immaginario, libero dal controllo delle grandi società e dalla sorveglianza dei governi. L’Aerocene promuove un accesso libero – e non soggetto a misure estreme di sicurezza – all’atmosfera, l’ultimo strato terrestre creato come il risultato del gioco di forze di Sole, gravità e massa terrestre. Aerocene è una proposta, una scena nell’aria, sull’aria, per l’aria e con l’aria». – Manifesto di Aerocene

La piattaforma di lancio verso questa nuova epoca è un pallone aerosolare, il cui unico motore è formato dall’aria e dal calore del sole, e che fluttua grazie al differenziale di temperatura tra le masse d’aria interna ed esterna. Questi corpi aerosolari auto‐stabilizzanti fluttuano in maniera diversa da qualsiasi pianta o animale che si trova nell’aria. Una volta gonfi d’aria, sono in grado di sollevarsi in cielo avvalendosi solo del sole che scalda l’aria all’interno, per poi lasciarsi trasportare solo dal vento in viaggi aerosolari.

Thermodynamic Constellation è un prototipo che rappresenta un passo verso una nuova era di mobilità. Le sfere che compongono l’installazione sono prototipi di sculture aerosolari in grado di fluttuare intorno al mondo, libere dalle frontiere e dai carburanti fossili. Sono il modello di strutture più grandi che potrebbero compiere voli su lunghe distanze, librandosi ad altezze tra i 20 e i 40 chilometri.

Nel 2014‐2015, Tomás Saraceno è stato è stato l’artista in residenza al Centre National d’Études Spatiales (CNES) in Francia e il progetto di queste sculture si ispira agli esperimenti scientifici che l’agenzia ha avviato nei tardi anni Settanta lanciando palloni a raggi infrarossi (Montgolfière InfraRouge, MIR) nei livelli superiori dell’atmosfera. Sono realizzate in due diversi materiali leggeri: lamine trasparenti e a specchio. La parte a specchio di queste sculture riflette in parte le radiazioni solari, impedendo in tal modo alle sacche d’aria di surriscaldarsi, un isolamento importante durante le ore diurne di volo. La metà trasparente contribuisce a mantenere la temperatura all’interno dell’involucro (quindi la spinta aerostatica) durante la notte, perché assorbe le radiazioni infrarosse emesse dalla superficie terrestre, ovvero il calore solare che il pianeta ha accumulato durante il giorno. La sua fluttuazione rivela una traiettoria, una coreografia che si dipana nell’aria, libera dalle frontiere e dai combustibili fossili.

Fluttuando nell’aria senza emettere anidride carbonica, questi viaggi aerosolari speculano su quali tipi di strutture sociopolitiche nomadi potrebbero nascere se fossimo in grado di navigare sui fiumi dell’atmosfera, riconsiderando il modo in cui l’uomo determina i confini e il potere delle istituzioni nazionali decide chi può superarli, tutte politiche che colpiscono drammaticamente i soggetti vulnerabili, le forme di vita umane e non umane. Questo significa diventare nomadi dell’aria, passare dall’Homo economicus all’Homo flotantis, che è in sintonia con i ritmi planetari, consapevole di vivere con altri esseri, umani e non umani, e che ha imparato a fluttuare nell’aria e ad andare alla deriva con il vento, all’interno del suo essere primordiale.

Tomás Saraceno (1973, Argentina)
Il lavoro di Tomás Saraceno racchiude diversi filoni di pensiero, come arte, scienze naturali e sociali. Intrappolati nell’intreccio di questi mondi, le sue sculture galleggianti, i progetti partecipativi e le installazioni interattive propongono ed esplorano modi nuovi e sostenibili per abitare e percepire l‘ambiente.
Nel 2007 Saraceno ha avviato progetti volti alla creazione di una solidarietà con l’atmosfera, tra cui il Museo Aero Solar e dato vita alla comunità artistica interdisciplinare Aerocene, che immagina un futuro privo di confini e libero dall’uso di combustibili fossili. Nel 2015, Saraceno ha raggiunto il record mondiale per il primo e più lungo volo a energia solare certificato. La sua profonda passione per i ragni e le loro ragnatele ha portato alla creazione, all’interno del suo studio, della squadra Arachnophilia, e ha dato vita alla piattaforma Arachnophilia.net e all’App Arachnomancy. Strumenti attraverso i quali Saraceno invita le persone di tutto il mondo a sviluppare nuovi sistemi di percezione e a partecipare all’iniziativa collettiva Mapping Against Extinction. Negli ultimi dieci anni l’artista ha collaborato con il Massachusetts Institute of Technology, il Max Planck Institute, la Nanyang Technological University, l’Imperial College di Londra e il Natural History Museum di Londra. Con un profondo interesse per la collaborazione partecipativa, Saraceno è anche il primo che ha scansionato, ricostruito e reimmaginato gli intricati habitat spaziali dei ragni e possiede l’unica raccolta esistente di ragnatele tridimensionali. Tiene conferenze in tutto il mondo e ha diretto l’Institute of Architecture‐related Art (IAK) presso la Braunschweig University of Technology in Germania (2014‐2016). Ha collaborato, inoltre, con il Center National d’Études Spatiales (2014–2015), il MIT Center for Art, Science & Technology (2012‐ad oggi) e l’Atelier Calder (2010). Recentemente Saraceno è stato protagonista di grandi mostre come: 58a Esposizione Internazionale d’Arte ‐ La Biennale di Venezia, May You Live In Interesting Times, curata da Ralph Rugoff; Carte Blanche ON AIR al Palais de Tokyo, Parigi (2018), curata da Rebecca Lamarche‐Vadel; Thermodynamic Imaginary, presso il Museo di arte, architettura e tecnologia di Lisbona (2018), curata da Pedro Gadanho; How to Entangle the Universe in a Spider’s Web, al Museo de Arte Moderno di Buenos Aires (2017), curata da Victoria Noorthoorn; Stillness in Motion ‐ Cloud Cities, al San Francisco Museum of Modern Art (2016), curata da Joseph Becker; Aerocene, presso Solutions COP21, al Grand Palais di Parigi (2015). Il suo lavoro fa parte inoltre di collezioni di musei internazionali tra cui il Museo Bauhaus, Weimar; The Museum of Modern Art, New York; SFMOMA, San Francisco; Walker Art Center, Minneapolis; Nationalgalerie e Staatliche Museen zu Berlin, Berlino. Saraceno vive e lavora sul pianeta Terra, e oltre.

Per info:

Fondazione Palazzo Strozzi: Lavinia Rinaldi

Tel. +39 055 3917122 – l.rinaldi@palazzostrozzi.org

Antonella Fiori (Ufficio stampa nazionale)

Cell. +39 3472526982 – a.fiori@antonellafiori.it

Riccardo Galli ‐ Responsabile Ufficio Stampa Ente Cassa di Risparmio di Firenze

tel. 0555384503 – cell. 3351597460 riccardo.galli@entecrf.it