Animas Memory

personale di Jole Serreli

a cura di Lara Caccia

LOCANDINA JOLE-2

Il 29 luglio si inaugura una nuova mostra alla Home Gallery Lo Studiolo, sul corso di Pizzo (VV), in collaborazione con  Visioni mediterranee, casa d’arte di Montepaone (CZ). Sarà una mostra particolare dell’artista sarda Jole Serreli che torna in Calabria con una sua personale, completamente pensata e creata per l’occasione. Dopo la sua partecipazione al progetto The BoCS-Art, Residenza artistica Cosenza 2015 a cura di Alberto Dambruoso, e la vittoria al Premio Internazionale Lìmen Arte (VII ed.), indetto dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia, ora la Galleria ospiterà in anteprima le opere di un nuovo percorso che l’artista dedica al suo maestro Pinuccio Sciola, scomparso da pochi mesi.

Ed ecco che oggetti di memoria e numerose buste da lettera invaderanno lo spazio espositivo, unite da un filo conduttore. Animas Memory, così scrive la curatrice Lara Caccia, percorre un viaggio attraverso parole non dette, gesti incompiuti, sentimenti non espressi che diventano riflessioni fermate nel tempo, ma allo stesso tempo non morte: i pensieri scorrono attraverso i fili intessuti che raccordano le varie parti e che divengono man mano elemento di sutura, di guarigione.

La lettera ritorna come unico elemento di solidità dei pensieri e della memoria, a discapito della precarietà della comunicazione nella contemporaneità. Così l’artista unisce il concetto di memoria con l’idea del viaggio, inteso come percorso fisico-mentale di crescita. Oppure il viaggio come necessità che porta con sé, da generazioni, un bagaglio fatto di radici: il proprio passato e la propria cultura. Allora ecco che il pensiero, proprio per quella volontà di dialogo con il territorio, si rivolge istintivamente alle persone che ogni anno affidano la loro vita e speranza di cambiamento ad un viaggio, che spesso approda sulle coste della Calabria. Come quei viaggi rimangono sospesi nel tempo e nello spazio dell’incertezza, anche nelle opere di Jole Serreli tutto rimane sospeso, a partire dalla sua sedia, la sua casa così irraggiungibile posta in alto. Anche qualsiasi giudizio rimane sospeso nel tempo, rimane soltanto una traccia tangibile dello scambio di una corrispondenza di sensi.

Questa mostra è un ulteriore sviluppo della ricerca artistica iniziata oramai da anni in cui si vedono dialogare linguaggi più tradizionali come la scultura e le pittura, con elementi e materiali diversi. Negli ultimi anni l’artista è conosciuta soprattutto per l’impiego di filati, stoffe e ricami che divengono medium della tradizione tessile, di un dialogo approfondito con la propria terra. Un’esplorazione del mondo delle origini attraverso testimonianze del patrimonio familiare femminile, che vengono coniugate di volta in volta con le tradizioni dei paesi che ospitano una mostra o una’opera site specific di Serreli. Un fare antico che si perpetua in quei gesti rituali del cucire, dell’intrecciare i fili e del tessere, rinnovandosi ad ogni opera: quel desiderio costante di annodare la propria esistenza alla memoria antica, in un’ottica contemporanea.

La mostra sarà ospitata presso le sale della Home Gallery  Lo Studiolo, dal 29 luglio al 12 agosto 2016, e rientra nella programmazione della galleria dedicata al dialogo e al confronto dei diversi linguaggi e tematiche dell’arte contemporanea, alternando mostre collettive con mostre personali di artisti di particolare interesse. Si ricorda, inoltre, che nelle sale di ripresa della galleria-studio fotografico si potranno ammirare gli scatti dell’artista Francesca Procopio, ideatrice dello spazio espositivo.

 

Studiolo Home Gallery – c.so Garibaldi, 57 – Pizzo (VV)

29 luglio – 12 agosto 2016

 

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