Cielomare |  Ilaria Abbiento e Giuseppe Ciracì

a cura di Carmelo Cipriani

Opening: giovedì 14 luglio, ore 19

dal 14 luglio fino al 21 agosto 2022

Momart Gallery, Matera

Negli spazi di Momart Gallery, in Piazza Madonna dell’Idris, nel Sasso Caveoso, prende il via la mostra “Cielomare” bipersonale di Ilaria Abbiento e Giuseppe Ciracì, a cura di Carmelo Cipriani. L’esposizione pone in relazione i lavori dei due artisti, uno fotografico, l’altro pittorico, esaltando comunanze di pensiero e specifiche qualità espressive. Un incontro artistico già scritto il loro, almeno dal 2015, quando durante un comune percorso di residenza a Cosenza, si sono ritrovati l’uno affianco all’altra sulle acque del Crati e del Busento. La mostra parte simbolicamente da allora, da quando i due hanno compreso di svolgere ricerche differenti ma affini, accomunate dal dominio dell’azzurro, quello del cielo per Ciracì, quello del mare per Abbiento.

Così presenta la mostra il curatore Carmelo Cipriani: “Il cielo e il mare sono dimensioni tanto sensibili quanto oniriche. Luoghi in cui evadere, da sondare, sognare o anche solo immaginare. Ad essi gli artisti guardano da sempre, con timore reverenziale e stupita ammirazione. In quella sottile linea d’orizzonte in cui mare e cielo s’incontrano e a cui la terra, sposa tanto dell’uno quanto dell’altro, sembra tendere invano, si annida la speranza degli artisti di farsi interpreti e cantori della natura, non solo di quella reale ma anche di quella immaginata, evocata, auspicata. La mostra “Cielomare” vuole raccontare, attraverso le opere di Ilaria Abbiento e Giuseppe Ciracì, la storia di questo incontro, o forse sarebbe più giusto dire di tanti incontri: quello tra il mare e il cielo, ma anche quello tra loro e la terra, l’uomo, l’arte, il tempo, la memoria. Da qui il titolo del progetto, che oltre a narrare il confronto tra mare e cielo, si pone come intimo dialogo tra i due artisti. Luogo idoneo per l’esposizione (ma non scontato) è Matera, città in cui è la terra a dominare, con le sue sporgenze e rientranze. A Matera la narrazione si amplia ad una terza voce, quella della terra per l’appunto, in un dialogo ancestrale, sugli elementi generativi, sulle origini del tutto”.

La mostra, promossa da Momart Gallery in collaborazione con I tre portali di Matera, residenza luxury nel cuore dei Sassi, è patrocinata dal Comune di Matera ed è sostenuta da Ferrovie Appulo Lucane.
All’evento, oltre agli artisti, al curatore e alla gallerista Monica Palumbo, interverranno il Sindaco del Comune di Matera Domenico Bennardi, l’Assessore al Bilancio del Comune di Matera Arcangelo Colella, l’Assessore alla Cultura Tiziana D’Oppido, il Presidente delle Ferrovie Appulo Lucane Rosario Almiento.
All’inaugurazione sarà disponibile il catalogo della mostra, a cura di Carmelo Cipriani, edito da Sfera Edizioni, contenente il testo critico del curatore, le note biografiche degli artisti e le riproduzioni delle opere in mostra.

Ilaria Abbiento (Napoli, 1975). La sua pratica artistica, che dedica da molti anni al tema del mare, è costellata da immagine e materia e percorre itinerari cartografici immaginari volti a un’indagine poetica del suo oceano interiore. È stata allieva di Antonio Biasiucci orientando il suo percorso a una ricerca di fotografia d’autore. L’artista si esprime essenzialmente attraverso la fotografia ed elabora le sue opere adoperando elementi materici in relazione alle immagini, costellate talvolta da testi poetici e letterari. La sua pratica spazia dalle installazioni site-specific al video. Le sue opere sono state esposte in molti luoghi tra i queli: PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano; Al Blu di Prussia, Napoli; Riccardo Costantini Contemporay, Torino; Porto d’Arte Contemporanea, Salerno; Le Quadrilatère Galerie, Beauvais; L’Art Pur Gallery, Riyadh; Institut Culturel Italien, Parigi; Galleria d’Arte Moderna, Catania; MACRO, Roma, Museo Madre, Napoli. Alcune opere sono presenti in collezioni d’Arte pubbliche e private come Imago Mundi Art, l’Archivio del Fondo Malerba per la fotografia, la Mediterraneum Collection e la Biblioteca Vallicelliana di Roma. Ha partecipato a varie residenze d’artista tra cui BoCs Art a Cosenza, The Photosolstice all’Asinara in Sardegna, Plaza Art Residency sull’isola di Capraia e Residenze Mediterranee in Corsica. Ha esposto in Festival di fotografia internazionali tra cui il Photolux Festival di Lucca e il Photaumnales in Francia. Ha vinto diversi premi e ha avuto molti riconoscimenti, tra cui un’opera finalista alla decima edizione del Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee. Attualmente è rappresentata da mc2gallery di Milano. Vive e lavora a Napoli.

Giuseppe Ciracì (Brindisi, 1975). Ha frequentato il Liceo Artistico di Brindisi e si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Ha avviato il suo percorso professionale in Puglia per poi trasferirsi, nel 2003, a Milano dove ha sviluppato le ricerche nell’ambito della pittura figurativa, impegnandosi in un’originale rilettura della storia dell’arte antica e moderna. La sua recente indagine pittorica, avviata a partire dal 2017, è una riflessione intima sulla luce, la natura e il rapporto con l’uomo maturata negli anni di trasferimento da Milano al Sud, in Puglia. Nei lavori più recenti l’artista ha inteso tradurre in pittura il procedimento tecnico e concettuale dei disegni del ciclo denominato “Azzurro cielo” (2017-2018), incollando su tela le pagine del libro di storia dell’arte precedentemente esposte alle intemperie e trasformate in azzurro dagli agenti atmosferici e continuando, pertanto, con la pittura, parte dell’opera. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive in spazi quali: The Project Gallery, Atene; Museo Riso, Palermo; Open Dream, Treviso; Kyro Art Gallery, Pietrasanta (LU); MAP Museo Mediterraneo dell’Arte Presente, Brindisi; Università Del Salento, Lecce; Nuovo Consiglio Regionale della Puglia, Bari; Università agli Studi Aldo Moro, Bari; Scatolabianca, Milano; MArTA Museo Archeologico Nazionale, Taranto; Casa del Mantegna, Mantova; Spazio Thetis Arsenale Novissimo, Venezia; Dream Factory, Milano; Centrale Montemartini, Roma; Gaya Art Space, Bali, Indonesia; Mya Lurgo Gallery, Lugano; 91 mQ Art Space, Berlino. È stato finalista in diversi premi nazionali tra cui il Premio Celeste, il Premio Arte Mondadori, il Premio Arte Laguna di Venezia e ha vinto la 2^ edizione del Premio di Pittura “Giuseppe Casciaro”. Ha collaborato con i suoi dipinti al film-documentario Sigmund Freud, Il grande pensatore, per la regia di Ferruccio Valerio. In Italia è rappresentato da Kyro Art Gallery di Pietransanta – LU – (www.kyroartgallery.com). Vive e lavora a Brindisi.

Per info:

Momart Gallery, Matera

+39 338 841 4318

momartgallery57@gmail.com

 

Courtesy Giuseppe Ciracì, Momart Gallery

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