L’artista Chiara Dynys racconta, appositamente per SMALL ZINE, il suo progetto Enlightening Books.
Enlightening Books è un progetto ideato e realizzato nel 2019 per la mostra che mi è stata dedicata al Mattatoio di Roma. Per quella occasione ho pensato di costruire un cono ottico costituito da vari ripiani sui quali erano esposti oltre 400 libri in vetro, di cui solo alcuni illuminati. Attraverso l’uso di diverse tecniche, come la sabbiatura e le spugnature in 45 diverse desinenze di bianco, ho voluto che tutti i libri rispettassero un’idea di candore iridescente, impreziosito da sottili pigmenti d’oro e d’argento che davano forma a sfumature ispirate agli splendidi incarnati del Tiepolo. L’effetto opalescente e magico dei libri raffigurava a pieno il senso della mia idea originale, ossia l’intento di rappresentare la luce della conoscenza nella maniera più immediata e totale possibile.
Con la nuova installazione, creata per la Galleria Building di Milano e concepita sempre nell’ambito della cornice concettuale di “Enlightening Books”, ho proposto un’idea di libreria che fosse in diretta comunicazione con un ambiente a lei profondamente estraneo come la strada. Ho così disposto 115 libri di vetro candido su scaffali, anch’essi bianchi, all’interno di una vetrina affacciata su Via Monte di Pietà, visibile di giorno e di notte. In questo modo ho attribuito un ruolo importante anche alla luce esterna: di giorno, gli Enlightening Books si presentano come libri fantasma sospesi in un ambiente etereo, nel buio della notte invece i tomi risaltano di luce propria e trasmettono calore.
E in un momento difficile e surreale come il lockdown appena vissuto, per molte persone proprio i libri e la lettura hanno rappresentato risorse preziose, capaci di riempire il vuoto dell’isolamento, trasformandosi in compagni fondamentali. Per me la libreria ha svolto esattamente questo ruolo, permettendomi di viaggiare pur rimanendo ferma nella mia stanza. Esistono libri che “illuminano” la mente e io ho voluto prendere alla lettera questo concetto. Alcune volte scegliere di non usare le metafore, o trattarle non come “figure” ma come un fatto reale, può dar vita a immagini tanto forti quanto dirompenti. Come si illumina la mente? Leggendo un libro illuminante! Ed ecco la mia idea che si fa immagine e si trasforma in oggetto. Credo che, nell’arte, le forme semplici e dirette siano più efficaci di quelle complesse e visibilmente complicate che si indeboliscono di fronte all’evidenza formale e concettuale di una singola idea forte. Ciò che, apparentemente, può sembrare paradossale è che tale atteggiamento creativo si presta a letture multiple in quanto ha la capacità di adattarsi a situazioni e condizioni sempre diverse.
“Enlightening Books” è un progetto nato prima della pandemia che però è stato capace di trasformarsi in un’immagine forte del momento appena vissuto, diventandone un simbolo, poiché nel nuovo contesto il concetto di illuminazione è rimasto saldo, pur cambiando il proprio significato. Come tutte le opere che non si accontentano di essere semplici “istantanee” di un solo momento, questo lavoro è stato in grado di andare oltre la cronaca, per parlare di tutte le condizioni umane e invitare a riflettere su di esse.
Chiara Dynys
Chiara Dynys, Enlightening Books. Per entrambe courtesy dell’artista.
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