INTERVIEWS _ SMALL ZINE N. 4

SENTIMENTI DEBOLI
Luca Agnani                                                                                                                       – Luca Cofone

Luca Cofone/ Il Mapping è una tecnica che sta ottenendo molto successo nel mondo. Potremmo definirla “arte attraverso la videoproiezione 3D applicata all’architettura, un gioco di immagini in movimento, in grado di trasformare, ad esempio, un edificio in materia animata”, è giusto? Dimmi dell’altro.
 
Luca Agnani/ Si, è giusto, il Mapping ha il “potere” di trasformare l’architettura. Per fare questo è fondamentale la ricostruzione in 3d dell’architettura stessa al computer, lavorare su di essa con programmi di animazione e grafica e ottenere un video che andrà proiettato sulla struttura. In pratica non è arte, ma illusione.
 
LC/ Come si sviluppa l’idea progettuale che sta alla base dei tuoi interventi?
 
LA/ Nei miei lavori, quando le tempistiche lo permettono, l’idea progettuale di solito è quella di unire l’architettura alla sua storia. In questo anno ho avuto la fortuna di lavorare su architetture con profonde radici storiche come il Santuario di San Michele vicino Foggia, il Duomo di Catania, e la Guglia degli Orsini nel Salento. 
Nel Santuario di San Michele, costruito dai Longobardi l’idea è stata di raccontare l’incontro in sogno tra il re Rotari e San Michele. Ho notato che l’architettura del Santuario si poteva adattare facilmente nel casco di un guerriero e quindi ho giocato molto su questo aspetto. Nel Duomo di Catania in occasione della festa di Sant’Agata ho cercato di raccontare l’incontro tra la lava dell’Etna che distrusse il Duomo e l’acqua che scorre sotto di esso passando per il misticismo di Agata. La leggenda vuole che la Torre di Soleto sia stata costruita in una sola notte ad opera di demoni e grifoni e così ho cercato di rappresentare questa costruzione “maledetta”. Nell’ultimo lavoro fatto a Macerata l’idea è stata di trasformare il Comune in una chiesa, considerando il forte legame di questa città con lo stato pontificio, sintetizzato anche nella definizione di “civica mariae” che campeggia proprio sulla facciata del municipio.
 
LC/ L’arte del presente e quella del  futuro. L’arte ottenuta con tecnologia avanzata è quella che necessariamente ci attende?
 
LA/ Secondo me è la comunicazione ottenuta con tecnologia avanzata che ci attende, per fare arte non c’è bisogno di computer potenti ma di sentimenti deboli, questo è un lavoro nuovo, declinato per supporti di grandi dimensioni alternativi allo schermo. (…)
 
 
Santuario di San Michele, Monte Sant’Angelo. Courtesy dell’artista.

                                                                                              © 2011/2012 BOX ART & CO.

 

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