L’arte di Daniel Arsham e il tempo che erode ogni cosa

di Redazione

Daniel Arsham è un artista contemporaneo americano che vuole sfidare la nostra concezione del tempo. Nato nel 1980 a Cleveland, in Ohio, Arsham vive oggi a New York. Figura di grande eclettismo, negli ultimi si è affermato come scultore, architetto, pittore e designer, indagando la natura della temporalità e il suo impatto sulle cose umane. Le sue opere vanno da maestose statue in stile classico alla riproduzione degli oggetti tecnologici contemporanei più quotidiani: macchine fotografiche, telefoni cellulari, controller per le consolle di videogiochi. Si avverte nelle sue opere una tensione perenne tra passato e futuro, tutta la forza del marmo e la fragilità delle cose umane.

Daniel Arsham: una breve biografia

Daniel Arsham si laurea alla Cooper Union for the Advancement of Science and Art di New York nel 2003. In seguito ha studiato architettura alla University of Miami. Muove i suoi primi passi nel mondo dell’arte nel 2004, collaborando con la compagnia di danza del coreografo Merce Cunningham. Lavora poi come scenografo per MTV, Ford e HBO. Nel 2007 fonda un suo studio, lo Studio Arsham, dedicandosi al design, all’architettura, all’arte e alla produzione multimediale. Ottiene grande successo, tanto da essere selezionato nel 2010 come una delle 40 personalità under 40 più influenti nel mondo dell’arte e dello stile. Espone le sue opere nelle gallerie e nei musei più prestigiosi del mondo. Tra questi possiamo annoverare la Galerie Perrotin di Parigi, il Museum of Contemporary Art di Miami e il MoMa PS1 di New York.

La temporalità tra eternità, fragilità e una costante erosione

Daniel Arsham è un artista concettuale, che basa la sua arte sull’utilizzo di materiali e di tecniche innovative, pur giocando con gli schemi della classicità. Tra i suoi materiali prediletti troviamo il gesso, il vetro e la resina. Si affida a un’ampia varietà di mezzi espressivi, non solo scultura, ma anche video, fotografia e live performance. L’artista gioca con lo spazio che gli oggetti occupano e con le loro proporzioni. Al centro della sua arte troviamo l’idea del tempo, la combattiva resistenza degli oggetti nei confronti di un’erosione che sembra ineluttabile. Questi oggetti appartengono a ogni epoca, tanto all’antichità che alla quotidianità più attuale. Quella di Daniel Arsham è un’archeologia mitica, immaginaria, pop e post-moderna. Temporalità, fragilità, memoria e ricordo si legano tra loro in modo nuovo. Il contrasto tra passato e presente è straniante, di tanto in tanto ironico. Tutto è destinato alla dissoluzione, eppure allo stesso tempo marmoreo e impresso nella nostra mente.

Le collaborazioni di Daniel Arsham

Nel corso degli anni Daniel Arsham ha collaborato con diverse case automobilistiche e marchi di moda d’altissimo livello. Una delle sue collab più celebri è quella con il designer francese Hedi Slimane, all’epoca direttore creativo della maison Dior Homme. Ha realizzato diverse scenografie per le sfilate di moda e ha contribuito alla realizzazione di vari progetti di design per interni firmati Dior. Si è dedicato anche all’abbigliamento sportivo, collaborando con Adidas per creare una serie di sneakers e di capi realizzati con materiali innovativi. Nel 2020 ha avuto grande successo anche la sua collaborazione con Porsche. Ha presentato al pubblico un’installazione artistica dedicata alla casa automobilistica tedesca: la scultura di una Porsche 911 di dimensioni reali prodotta in gesso e vetro. L’opera, intitolata “Eroded Porsche”, questa rappresenta l’automobile come una statua che resiste nonostante l’erosione del tempo. Recente Arsham si è distinto anche per una collaborazione con la piattaforma PokerStars. Ha disegnato i trofei per il WPT. Il World Poker Tour è uno dei tornei internazionali più noti e ambiti del settore. Grandi campioni provenienti da ogni parte del mondo si preparano a lungo per l’evento, per sfidarsi poi in avvincenti partite di poker Texas Hold’em. Questa è una nota variante del gioco, con le sue regole specifiche, probabilmente la più diffusa e amata a livello mondiale. L’eclettismo di Daniel Arsham è indubbiamente uno dei suoi punti forti. La sua influenza sul mondo dell’arte contemporanea passa proprio per la sua capacità di spaziare tra differenti settori, riuscendo sempre ad affermare la sua estetica dell’erosione, del ricordo e della temporalità. Il contrasto tra il desiderio di eternità e la fragilità della nostra condizione è un elemento che accompagna l’esperienza umana tutta. Daniel Arsham concretizza questo contrasto, ci gioca e ci sbalordisce. 

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