L’arte urbana protagonista dell’autunno di Lucca e della Garfagnana

a cura di Gian Guido Grassi

settembre-ottobre 2023

Lucca e Garfagnana

Le opere degli street artist in un percorso monumentale tra antiche chiese, installazioni temporanee e murales diffusi tra le Apuane e la città delle mura. Due mostre, otto murales, un percorso outdoor tra le vie del centro storico, in un dialogo tra generazioni. Nei mesi di settembre e ottobre il territorio diventa una tela estesa per alcuni degli artisti contemporanei più richiesti a livello internazionale, grazie all’associazione stART e al curatore Gian Guido Grassi.

L’arte urbana ridisegna il centro storico di Lucca e gli antichi borghi della Garfagnana: nei mesi di settembre e ottobre il territorio diventa laboratorio artistico per alcuni degli street artist più noti a livello internazionale, grazie all’associazione stART e al curatore Gian Guido Grassi. Moneyless, Tellas, StenLex, Hitness, Ericailcane, Zed1, Alleg firmeranno mostre, installazioni temporanee site specific e opere destinate a durare nel tempo.

A Lucca si apre la seconda fase della mostra Labirinto, inaugurata lo scorso maggio a Palazzo delle Esposizioni, che ha accolto per due mesi le opere di Moneyless, Tellas e StenLex. Dal mese di settembre gli artisti coinvolti saranno protagonisti di una nuova installazione site specific all’interno della monumentale Chiesa dei Servi (ingresso libero, fino a domenica 15 ottobre) e di un percorso outdoor tra le piazze del centro storico e le antiche mura. L’itinerario si snoda tra piazza San Martino, dove la cattedrale fronteggia l’opera del duo StenLex, piazzale Verdi, sede dell’edificio dismesso della Manifattura Tabacchi, sulle cui finestre Tellas ha fatto sorgere un giardino in bianco e nero, l’iconica Torre delle Ore in Via Fillungo e il Baluardo San Donato. Qui, dove un tempo erano posizionate le cannoniere, Moneyless apre un varco tra geometria e natura, scoprendo parallelismi e punti di rottura.

Labirinto è promossa da Fondazione Banca del Monte di Lucca e Fondazione Lucca Sviluppo, in collaborazione con Start – Open your eyes, il contributo del Consiglio della Regione Toscana e del Comune di Lucca, con il patrocinio Ministero degli Affari Esteri e dalla Cooperazione Internazionale. Alcune opere di Moneyless e StenLex, infatti, sono state recentemente entrate a far parte della Collezione Farnesina. A Lucca sorgeranno anche due nuove opere permanenti che arricchiranno il patrimonio della città; la prima sarà realizzata dallo stesso Moneyless, lucchese di adozione, sul playground del campo da basket nel quartiere di San Filippo; la seconda sarà dipinta da Alleg nella centralissima via della Quarquonia: una sorta di affresco che in alcune scene racconta, come in un fumetto, il legame tra Lucca e la natura.

Parallelamente la Garfagnana si popola di murales: quattro i comuni coinvolti (Fosciandora, Castiglione di Garfagnana, Gallicano, Pieve Fosciana), con sei opere a cura di Hitness, Zed1, Ericailcane, a cui si aggiunge Barga, nuova capitale dell’arte urbana alle porte delle Apuane. Nel mese di ottobre e novembre la Galleria Comunale ospiterà “Io sono poesia”, collettiva con le opere di Zed1 e Ericailcane. La mostra si inserisce nel calendario 2023-24 della Galleria Comunale di Barga, affidata a Gian Guido Grassi con l’organizzazione dell’associazione stART – Open your eyes e il contributo del Comune di Barga. Il progetto rientra infatti nella più ampia agenda “InComune”, ideata dagli artisti Giorgia Madiai e Kerry Bell con l’obiettivo di aggregare la comunità artistica del territorio, invitando a partecipare i creativi che vivono e sono legati alla Valle del Serchio, alla Garfagnana e alla Lucchesia. Il circuito dei murales è realizzato grazie al supporto del Consiglio della Regione Toscana, in linea con la legge regionale 3 del 2022 sulla rigenerazione urbana tramite l’arte. Gode inoltre del patrocinio dell’Unione dei Comuni della Garfagnana, presieduta da Andrea Tagliasacchi e del contributo della Cassa di Risparmio di Lucca. Partner tecnici dell’iniziativa Caparol Center e Mapei spa (per le vernici) e Venpa (per gli elevatori). Alcune delle opere – a Fosciandora e Castiglione di Garfagnana – sono già state realizzate, gli interventi proseguiranno per tutto il mese di ottobre. “La Valle del Serchio corre tra gli Appennini e le Alpi Apuane, è una terra meravigliosa e ricca di storia. Amo la Garfagnana, qui sono le mie origini ed è nato mio nonno… Abbiamo posto l’arte contemporanea in dialogo con la natura e la tradizione: cerchiamo di valorizzare l’identità di questi luoghi e creare un percorso in grado di attrarre turismo. Come è accaduto in esperienze similari, il progetto che inizia oggi può essere una grande risorsa per tutta la comunità… speriamo possa proseguire nel tempo”, conclude il curatore Gian Guido Grassi.

L’associazione stART – Open your eyes è nata nel giugno 2017 e coinvolge un team di giovani creativi under 35 con competenze complementari (fotografo, videomaker, ufficio stampa e social media marketing, assistenti); ha all’attivo importanti rassegne internazionali, festival, mostre e pubblicazioni. Il curatore è Gian Guido Maria Grassi, nato a Lucca nel 1988.

Biografie

Gian Guido Grassi (1988) è un curatore di arte contemporanea. Eredita questa passione in famiglia e nel 2017 fonda stART – Open your eyes con cui realizza progetti artistici, specializzandosi in street art e rigenerazione urbana. Dirige festival, cura e organizza mostre in spazi istituzionali e privati, scrive articoli, pubblica volumi e collabora con e artisti italiani e stranieri come il russo Alexey Morosov e l’uruguaiano Pablo Atchugarry. Tra le mostre più importanti ATTITUDE /Graffiti Writing, Street art, Neo muralismo” presso Palazzo Blu di Pisa, PABLO ATCHUGARRY/ Il risveglio della natura esposizione diffusa nel centro storico di Lucca.

Moneyless (Teo Pirisi), nato a Milano nel 1980 e cresciuto a Lucca, fin da ragazzo approda alle prime esperienze espressive e al graffitismo, si diploma successivamente all’Accademia di belle arti di Carrara in Multimedia e consegue la specializzazione in Comunicazione Design all’Isia di Firenze; pioniere del muralismo astratto in Italia, ha indagato tecniche e materiali differenti (pitture su muro, legno, lastre e tela, disegni su carta, sculture in metallo o legno, installazioni con corde) e oggi è tra i più importanti artisti urbani internazionali con opere esposte in contesti prestigiosi di tutto il mondo siano essi spazi pubblici, musei, collezioni e gallerie. Partito dallo studio del minimalismo e della geometria, come ipotesi di studio delle forze della Natura, ha sentito forte il richiamo alla libertà e alla astrazione e, in questo percorso coerente, ha superato lo studio iniziale dei poligoni e dei solidi platonici per indagare il cerchio e arrivare quindi a frammentare le linee e le forme per disperderle nello spazio come “fuochi d’artificio”: combinando i graffiti alle sperimentazioni artistiche è riuscito a creare uno stile unico in grado di trasferire un’immediata percezione cinetica rilevatrice dell’intimo mistero della materia secondo l’assioma «ubi materia ibi geometria» (Keplero).

Tellas (Fabio Schirru), nato a Cagliari nel 1985, si laurea a Bologna dove studia all’Accademia di Belle Arti e quindi si trasferisce a Roma dove vive attualmente; cresciuto nelle terre aride e spontanee dell’entroterra sardo, la sua ricerca è la derivante di un’estetica non urbana in cui centrale è la natura con le cui forme crea un particolare intreccio di segni che sconfinano nell’astrazione: foglie, radici e alghe intrecciate tra loro in un complicato groviglio indefinito, da cui le singole immagini affiorano stimolando la fantasia di chi osserva, sembrano invertire il consueto processo antropico di cementificazione e la natura sembra riappropriarsi degli spazi che le sono stati sottratti; considerato nel 2014 dall’ Huffington Post U.S. tra i 25 street artists più interessanti della scena mondiale. Le sue opere sono una visione personale e intima degli elementi del paesaggio naturale in cui si trova, un processo meditativo e pittorico che rielabora di volta in volta lo spazio circostante, le forme e le specie che lo definiscono. Le modalità tramite cui esprime il proprio stile sono le più differenti: esplora soprattutto disegno, pittura, installazioni, stampa, produzione audio-video, a conferma della sua volontà di sperimentare e sviluppare linguaggi differenti.

STEN LEX, Duo italiano considerato tra i pionieri dello “Stencil Graffiti”, realizzano il primo stencil in strada a Roma dal 2001 in un periodo nel quale questa tecnica è pressoché sconosciuta e inutilizzata come forma d’arte urbana. Il duo è noto in ambito internazionale per aver introdotto, a partire dal 2002, l’utilizzo della mezzatinta nello stencil. L’elaborazione grafica, da loro chiamata Hole School, consiste nel ritagliare un’immagine composta di punti o linee: un ritratto appare così realistico da lontano, astratto da vicino. Nel 2008, Banksy li invita a partecipare al Cans Festival a Londra assieme ad un gruppo di artisti specializzati nello “Stencil Graffiti”. Dopo aver usato per anni come media sia lo stencil che il poster il duo crea un processo che chiama Stencil Poster. Il processo consiste nell’affissione di un manifesto composto di linee o punti poi ritagliato a mano sul muro stesso sul quale è applicato. Questa matrice di carta viene quindi dipinta di nero ed infine distrutta per dare spazio all’opera finale. Il concetto alla base di questo processo è che gli agenti atmosferici, la pioggia e il vento distruggano lentamente nel tempo la matrice svelando l’opera finale man mano che la matrice si dissolve. Il significato essenziale dello “stencil” che viene considerato una tecnica per riprodurre una stessa immagine più volte, viene così portato al paradosso: distruggendo la matrice, parte anch’essa dell’opera, viene meno la sua riproducibilità. Il duo è sempre più presente nella scena artistica internazionale destreggiandosi tra opere urbane nelle capitali di tutto il mondo e mostre personali nelle più prestigiose gallerie.

Hitnes, è un artista romano, classe 1982, è tra gli esponenti più colti, abili e interessanti della scena street italiana. Da sempre disegnatore, Comincia a dipingere i muri e viaggiare per la sua arte già nel 1996 realizzando graffiti praticamente ovunque, questi si sono poi evoluti in grandi opere e progetti murali. Dai primi anni 2000 collabora con diverse realtà editoriali come illustratore e incisore oltre a partecipare a diversi progetti ed è protagonista di lavori collettivi e svariate personali. Nelle sue rappresentazioni, l’uomo è volutamente assente per lasciare spazio alla natura e agli elementi naturali in tutte le forme, protagonisti indiscussi di mare, terra e aria. Le sue creature artistiche irrompono con ossimorica naturalezza nel tessuto urbano ed extrarbano, mescolandosi alla perfezione in contesti con cui dovrebbero essere in apparente contrasto. Negli anni ha tenuto diversi workshop e corsi di pittura murale, incisione e serigrafia in Italia, Francia, U.S.A. e Australia.

ERICAILCANE, Street artist (ma anche illustratore) tra i più misteriosi e apprezzati del nostro Paese, Ericailcane inonda da diversi anni le strade delle città con i suoi murales. Da Bologna ai muri scrostati di mezza Italia, Europa e mondo. Più che un artista un creatore di incubi e sogni sotto forma di animali, esseri favolistici sbucati fuori da un’incisione medioevale e piombati su palazzi fatiscenti e mostri di cemento. Un universo che attinge a piene mani dalla cultura pop per poi rivoltarla come un calzino e generare allegorie viventi della natura, capace di riprendersi lo spazio sottratto con personaggi grotteschi e surreali. Ultimamente la sua fama è in forte ascesa e – dopo aver esposto in importanti musei/spazi/iniziative italiane – è stato recentemente adottato anche da Pictures On The Walls, declinazione della mitica galleria londinese Lazarides, madre per artisti quali Banksy, Stanley Donwood e 3D. Ad Illuminati ha presentato estratti dalla sua nuova pubblicazione “Il Buio”.

ZED1 – Marco Burresi, nato a Firenze nel 1977, è cresciuto e vive a Certaldo; si è diplomato all’Istituto di Grafica Pubblicitaria. Inizia a dipingere in strada da adolescente realizzando il suo primo graffito nel 1992 a Viareggio dove entra a far parte della crew KNM, un gruppo di amici e giovani writers che ha animato la scena di quegli anni partecipando attivamente a Panico Totale. Zed1 sviluppa così una propria ricerca e illustrazione, creando un immaginario personale con ambientazioni surreali e fiabesche abitate da animali antropomorfi, burattini, bambole, figure circensi e dalla letteratura fantastica. L’artista raffigura sul palcoscenico delle proprie opere il teatrino della vita: i suoi personaggi tratti dal mondo dell’infanzia mostrano dietro a un’apparentemente innocenza aspetti meno rassicuranti e a tratti grotteschi, raccontando di un mondo più adulto e reale. Questo cortocircuito visivo, malinconico e talvolta terribilmente ironico, ci svela le nostre fragilità e quelle di un mondo costantemente in bilico astenendosi dall’imporre soluzioni definitive e suscitando nello spettatore una riflessione interiore. Negli ultimi anni Zed1 ha sviluppato la tecnica del Second Skin che ha permesso di spingere l’interazione con il pubblico dalla sfera intima al gesto collettivo: applica a un murale permanente un ulteriore strato, una seconda pelle, che col passare del tempo e grazie all’intervento dei passanti o agli agenti atmosferici, si perde rivelando, insieme al dipinto originale sottostante, nuovi e imprevisti significati.

ALLEG, Nato ad Avezzano (AQ) il 04 01 1980. Dal 2008 ad oggi l’attività predominante è la Pittura di Murales. Ha collaborato con numerose realtà ad indirizzo pedagogico ed educativo trattando l’aspetto artistico come elemento d’espressione e di crescita di singoli e gruppi. Ha lavorato per molto tempo nell’ambito della video-produzione nel contesto della video-arte e documentaristico.

Per info:

Ufficio Stampa Chiarello Puliti & Partners

Francesca Puliti  –  Luca Starita 

press@chiarellopulitipartners.com

 

NEWS

Archivio

SMALL ZINE da sempre si  connota per una linea editoriale sobria, rigorosa e per una costante attenzione alla qualità dei contenuti. Semplice, chiaro, immediato e di efficace fruizione. Un progetto che pone attenzione alla scena artistica contemporanea del panorama nazionale e internazionale, per andare alla ricerca di artisti interessanti, ma spesso privi di una concreta visibilità, e fornire loro opportunità di crescita professionale.

SMALL ZINE – Magazine online di arte contemporanea © 2024 – Tutti i diritti riservati.