L’invenzione della giovinezza | José Angelino, Giulio Catelli, Gianluca Concialdi, Lorenzo Modica, Marta Roberti, Caterina Silva

a cura di Sarah Linford

dal 3 maggio fino al 3 giugno 2022

Fondazione smART, Roma

Fondazione smART – polo per l’arte presenta L’invenzione della giovinezza, un progetto educativo sperimentale, culminante in una mostra, che coinvolge gli artisti José Angelino, Giulio Catelli, Gianluca Concialdi, Lorenzo Modica, Marta Roberti e Caterina Silva, a cura di Sarah Linford. L’invenzione della giovinezza è uno dei progetti vincitori della call for ideas Didattica Contemporanea lanciata dalla Fondazione ad ottobre 2021, per sviluppare idee e iniziative educative nell’ambito delle arti visive contemporanee. L’invenzione della giovinezza si interroga su:

Cosa si intende oggi per “ricerca artistica”? Come viene promossa? Quali sono i suoi criteri? Attualmente, quelli derivati dai canoni standardizzati non sono più validi, né esteticamente né socialmente. Il sogno avanguardistico di creare un mondo nuovo è passato da tempo e la ricerca di un qualsiasi linguaggio visivo rivoluzionario ha lasciato il posto a pratiche che si articolano in dispositivi post-concettuali ed esperienze ibride. Se deve esistere una forma di “radical pedagogy” nell’educazione e nella ricerca artistica, allora, occorre iniziare invertendo il modello di educazione artistica dall’alto verso il basso. Occorre non basarlo su una cognizione normativa o sull’acquisizione di abilità tecniche o su quadri concettuali da emulare. Tuttavia, una “radical pedagogy”, per quanto socialmente innovativa, non può avere come obiettivo finale la produzione di artisti che si limitano a rendere visibili dei “contenuti” radicali. Se deve esserci un cambiamento attraverso la pratica, la ricerca artistica deve ancorarsi nella radicalità delle azioni cognitive e fisiche poste in essere, non nel riflettere programmaticamente su una funzione sociale. La didattica radicale deve invece “indicare” modi per reinventare perennemente atti di creazione, sfidando i presupposti delle condizioni stesse della creatività e, in definitiva, spiazzare lo spettatore.

Questa non è di per sé un’idea nuova, ma è stata recentemente offuscata da una polarizzazione erronea soprattutto nell’educazione artistica: artigianato o impegno sociale. Questa opposizione binaria trascura ciò che i “modelli” alternativi più generativi della ricerca e dell’educazione artistica hanno fornito dal Bauhaus alla Black Mountain, dagli esperimenti del Brooklyn College al Central Saint Martins negli anni ’60 e ’70. Le Strategie Oblique di Eno, sebbene non destinate alle arti visive, hanno portato avanti questo approccio, così come alcuni dei Do It di Boltanski e Obrist da quasi trent’anni a questa parte. Nel contesto dell’educazione e della ricerca artistica oggi, quindi, come possiamo, parafrasando Groys, “essere contagiati dall’alterità” per evitare soluzioni standardizzate e processi meccanici?n L’invenzione della giovinezza è un progetto in tre parti che sperimenta la didattica radicale e le condizioni dellanricerca artistica, riunendo sei artisti mid-career e trentasei partecipanti, quasi tutti iscritti ai Masters of Fine Arts promossi delle maggiori istituzioni locali di alta formazione in arti visive pubbliche e private: RUFA, NABA, Accademia di Belle Arti di Roma, John Cabot University e Temple University di Roma.

Nella prima parte, tre coppie di artisti affermati che hanno stabilito un dialogo, nonostante le loro pratiche radicalmente diverse, conducono un laboratorio sperimentale per dodici studenti. Gli spazi didattici e il giardino di smART forniscono l’ambiente fisico per queste esplorazioni pratiche di tre ore, in inglese per un’ampia rappresentanza geografica dei partecipanti: Stati Uniti, Germania, Italia, Ucraina, Russia, Azerbaigian, Iran, India e Cina. Il lavoro degli artisti, che insieme progettano e gestiscono il workshop, diventa un catalizzatore per la loro continua collaborazione al di là del laboratorio stesso, sia nella creazione di opere a quattro mani che nello stimolo reciproco a ripensare la loro pratica abituale. Questo secondo atto, che favorisce un’intensa collaborazione creativa, è l’occasione rinnovata per gli artisti di ripensare le proprie ricerche e i propri processi. La terza e ultima parte di questo progetto invita il pubblico a scoprire e riflettere sulle opere selezionate dei sei artisti che hanno raccolto la sfida della didattica e della ricerca radicale. La mostra collettiva L’invenzione della giovinezza sarà inaugurata venerdì 13 maggio 2022, alle 15.00, accompagnata da pamphlets che ci ricordano allegramente come non scimmiottare. 

Si segnalano i Laboratori:

Mercoledì 16 marzo 2022, ore 15-18: Giulio Catelli e Lorenzo Modica. Il laboratorio è mediato da Claudia Evangelista.

Mercoledì 30 marzo 2022, ore 15-18: Marta Roberti e Caterina Silva. Il laboratorio è mediato da Michael Di Rosa.

Mercoledì 6 aprile 2022, ore 15-18: José Angelino e Gianluca Concialdi. Il laboratorio è mediato da Anica Huck.

Si ringraziano: Savannah Shaon per la grafica del progetto. Viviana Calvagno per la documentazione del progetto.  Sponsor tecnico: Lefranc Bourgeois e Charbonnel.

Per info:

Fondazione smART – polo per l’arte, Roma

+39 06 64781676

esposizioni@fondazionesmart.org | www.fondazionesmart.org

Ufficio stampa:

Manuela Ruggeri

+39 06 64781676

m.ruggeri@fondazionesmart.org

 

 

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