NOSTALGIA. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo

a cura di Matteo Fochessati

in collaborazione con Anna Vyazemtseva

dal 25 aprile al 1° settembre 2024

Palazzo Ducale – Appartamento del Doge, Genova

Palazzo Ducale di Genova presenta la grande mostra Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al contemporaneo, che apre al pubblico dal 25 aprile al 1 settembre 2024 nelle sale dell’Appartamento del Doge. L’esposizione, a cura di Matteo Fochessati in collaborazione con Anna Vyazemtseva, è prodotta e realizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e rientra nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro. Il progetto espositivo coinvolge oltre centoventi opere che tracciano un itinerario tra le arti figurative dal Quattrocento al Contemporaneo, il cui filo conduttore è il sentimento della nostalgia declinato in diverse accezioni e modalità espressive. Tra i capolavori in mostra per l’occasione, provenienti da prestiti di prestigiosi musei e collezioni private italiane e internazionali, figurano opere di Albrecht Dürer, Luca Giordano, Jean Auguste Dominique Ingres, Francesco Hayez, Giovanni Boldini, Evelyn De Morgan, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Florence Henri, Lucio Fontana, Yves Klein e Anish Kapoor.

Spiega Ilaria Bonacossa, direttrice di Palazzo Ducale: “La Nostalgia, e la sua dimensione ‘sentimentale’, sembrano oggi fuori moda; forse per il ritmo serrato della vita quotidiana soggetta a incessanti stimoli mediatici nella vertiginosa connessione digitale, oppure perché il valore del nuovo insieme alla necessità d’essere al passo con i tempi trasforma l’idea di guardare ‘indietro’ di aprirsi a spazi altri in una perdita di progresso. Siamo tutti all’inseguimento di nuove emozioni dimenticando il valore di quelle passate, per questo la scelta di Palazzo Ducale di presentare e produrre una mostra sulla Nostalgia nell’arte attraverso cinque secoli con la sua dimensione articolata e profonda diventa un segno importante, la volontà di dare spazio a un tempo del pensiero in una società incentrata solo sul cambiamento.”

La mostra prende il via dal prezioso volume Dissertatio medica de Nostalgia (1688), proveniente dalla Biblioteca dell’Università di Basilea, nel quale Johannes Hofer individua nella nostalgia una vera e propria patologia che affligge in particolare i soldati svizzeri durante le trasferte militari. A partire dal volume, la mostra traccia un sentiero lungo diverse epoche che racconta la nostalgia attraverso una moltitudine di storie e punti di vista. Dalla nostalgia di casa alla nostalgia dell’altrove, dall’epoca classica all’età della propaganda, dall’approccio intimistico all’affondo filosofico, il percorso espositivo si snoda attraverso dipinti, sculture, arti decorative, grafiche e volumi illustrati e restituisce il ritratto corale di un sentimento universale e senza tempo, descrivendo epoche e sensibilità differenti.

Nostalgia è accompagnata da un catalogo edito da Electa Mondadori che ripercorre lo sviluppo della mostra attraverso documentazione fotografica e contributi dedicati al tema della nostalgia tra cui, oltre a quelli dei curatori, figurano i testi critici dello storico Ferdinando Fasce, del sociologo Paolo Jedlowski, del critico letterario e poeta Antonio Prete, dello storico della cultura francese moderna Thomas Dodman e dello storico dell’arte e dell’architettura Tim Benton.

 

Contatti per la stampa e info:

Ufficio Stampa Mostra Nostalgia

PCM Studio di Paola C. Manfredi

Francesca Ceriani | francesca@paolamanfredi.com | +39 340 918 2004

Ufficio Stampa Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura

Massimo Sorci |msorci@palazzoducale.genova.it

+39 0108171668 | +39 335 5699135

 

Jean Auguste Dominique Ingres, L’Odyssée – Odisseo, 1842-1856, inv. B 1305-b, olio su tela incollata su legno, 61,3×55 cm; Musée des Beaux-Arts de Lyon – Image © Lyon MBA – Photo Alain Basset. Giorgio De Chirico, Due figure mitologiche (Nus antiques, composizione mitologica), Collezione L. F. MART 2168, 1927, olio su tela. Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. © Archivio Fotografico e Mediateca Mart.

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