ordo naturalis, ordo artificialis

a cura di Beatrice Merz e Agata Polizzi

dall’ 8 aprile sino all’11 settembre 2022

ZAC – Zisa Arti Contemporanee, di Fondazione MERZ, Palermo

Fondazione Merz presenta il secondo capitolo del progetto espositivo di avvio di ZACentrale negli spazi dello ZAC – Zisa Arti Contemporanee a Palermo. Dall’8 aprile all’11 settembre 2022 la mostra collettiva ordo naturalis, ordo artificialis, a cura di Beatrice Merz e Agata Polizzi, riprende la riflessione avviata a ottobre 2021 e l’arricchisce di nuovi spunti e dialoghi creativi. Il titolo della mostra, ordo naturalis, ordo artificialis, rievoca la contrapposizione tra cultura e spontaneità proposta da Roland Barthes e definisce un progetto espositivo caratterizzato da una forte sperimentazione, dove l’opera d’arte è intesa come oggetto di trasformazione e inversione delle regole. I lavori che compongono il percorso espositivo restituiscono riflessioni sul presente, sulla società e sul paesaggio, lavorando sull’idea di opera d’arte e innescando dialoghi tra diverse forme espressive. Se la mostra L’altro, lo stesso costruiva una composizione collettiva dove la natura era protagonista, gli artisti presentati in ordo naturalis, ordo artificialis moltiplicano i linguaggi, generando un sistema interconnesso e plurale. Alle arti visive si affiancano le analisi informatiche, il design, l’attivismo per il clima e per i diritti umani, la filosofia e il cinema, rendendo l’esposizione un vero e proprio laboratorio di sperimentazione e scambio. Spiegano le curatrici Beatrice Merz e Agata Polizzi: “Grazie al lavoro degli artisti presentati, il progetto espositivo si rivela come un possibile moltiplicatore, un osservatorio allargato che rievoca l’urgenza di condividere idee e dubbi coinvolgendo più discipline, grammatiche e punti di vista”.  La mostra ordo naturalis, ordo artificialis riparte dall’opera Two or three things I know about monsters (2016-2019) di Alfredo Jaar, il cui profetico monito rimane allestito sulla facciata del padiglione ZAC invitando il visitatore a coltivare le nobili qualità umane della solidarietà e della compassione. Al centro del progetto si ritrovano alcuni dei disegni e delle sculture di Marisa Merz e i due tavoli di Mario Merz, connettivi logici dei lavori presentati che innescano nuove forme di dialogo tra i lavori esposti. Il percorso espositivo prosegue con le opere di Andreco, Fabio Aranzulla e Luca Cinquemani (aterraterra), Michele Guido, Joana Hadjithomas & Khalil Joreige, Icy and Sot, Giorgia Lupi e Ehren Shorday, Basim Magdy. Completa la narrazione la video-installazione Il Terzo Reich di Romeo Castellucci, che sarà visibile venerdì 8 aprile, durante la serata inaugurale, e i giorni 20 aprile, 25 maggio e 22 giugno alle ore 21.30. Ciascun contributo offre una chiave di lettura sul presente, giocando nella linea di confine tra realtà e illusione e costruendo un sistema di interpretazione che fa della combinazione artificiale di elementi naturali la propria forza. La mostra è parte del progetto ZACentrale, una fucina di energie e sperimentazioni. Esplorando la tematica dell’ambiente e promuovendo in ogni ambito pratiche responsabili e sostenibili, il programma si estende oltre i confini di ZAC, includendo percorsi e appuntamenti che rinnovano il profondo legame che da lungo tempo unisce Fondazione Merz alla Sicilia.

Per info:

Fondazione Merz

Nadia Biscaldi | press@fondazionemerz.org | +39 011 19719436

 

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Alfredo Jaar. Courtesy Fondazione Merz. Foto di Filippo M. Nicoletti.

 

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