Secondo atto di Dialogo Inverso
a cura di Mattia Lapperier
dal 18 marzo fino al 16 aprile 2022
Galleria Cartavetra, Firenze
Il confronto tra i due artisti si capovolge attraverso una riconfigurazione allestitiva, per dare vita ad una nuova narrazione che vede, in questa seconda parte, Giorgio Distefano come principale conduttore del dialogo. A lui infatti sono interamente dedicate le prime due sale della galleria (come lo sono state nella prima parte per Ettore Pinelli), per condurre il pubblico nella terza sala, dove il dialogo prende una nuova veste e si fa più serrato. Come in una rappresentazione teatrale, nel tempo del Primo atto si compie il “monologo“ di Ettore Pinelli, che ci lascia un eco di pensieri, parole, immagini, che vanno ad unirsi e a tessere la struttura drammaturgica dell’intera mostra con il lavoro di Giorgio Distefano, che in questo Secondo atto da vita al suo momentaneo monologo, liberamente legato al lavoro di Pinelli. Giorgio Distefano e Ettore Pinelli, entrambi siciliani, focalizzati sul medium pittorico, si saldano in questo percorso guidati dal concetto di frammentazione, aprendo un sipario interrogativo sull’idea di immagine per mezzo dell’immagine stessa. Una mostra con due volti, due approcci artistici in equilibrio tra astrazione e figurazione. Il nuovo appuntamento, mantiene il tracciato espositivo già sperimentato. Attraverso la sospensione dei canoni museologici abituali, porta lo spettatore a cambiare di continuo il proprio punto di vista, aprendo ed unendo il palcoscenico espositivo con la platea. Pinelli rimarca le logiche del limite e dell’eccesso indagando i linguaggi del presente, i comportamenti estremi, la dimensione sociale, all’interno di una cornice massmediale. Distefano risponde invece con una proposta pittorica che trae origine dal paesaggio, per poi riflettere sulla condizione umana e ambientale, rivelando l’instabilità inaspettata che si cela dietro la solidità della pietra.
Per info:
Galleria d’Arte Cartavetra, Firenze
www. cartavetra.org | info@cartavetra.org