Ricerca, promozione e divulgazione sono le tre parole chiave del progetto di Scuola Normale Superiore e Fondazione Pisa, che avvicinerà presto studiosi e visitatori a questo straordinario contesto cittadino, con nuovi strumenti digitali e iniziative culturali.

È stato presentato ufficialmente nella Sala Azzurra del Palazzo della Carovana il Progetto di valorizzazione culturale del patrimonio storico e artistico di Piazza dei Cavalieri a Pisa, frutto della collaborazione tra Scuola Normale Superiore e Fondazione Pisa.  A partire dalla prossima primavera cittadini, visitatori e studiosi, italiani e internazionali, avranno la possibilità di conoscere più in dettaglio e di visitare con maggior facilità gli spazi e i palazzi che si affacciano sulla stupenda Piazza progettata da Giorgio Vasari nella seconda metà del Cinquecento come sede dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano.

Ricerca, promozione e divulgazione sono le tre parole chiave di questo progetto, che renderà presto fruibile a un pubblico di specialisti (e non) migliaia di immagini, molte inedite, e centinaia di schede sulla Piazza di contenuto letterario, storico e storico-artistico, grazie a un sito web bilingue (italiano/inglese) e una App in preparazione da parte dell’agenzia Zaki. Tour ‘virtuali’ di alcuni interni dei suoi edifici, approfondimenti, ricostruzioni, profili biografici, ma anche semplici curiosità, saranno disponibili grazie a questi nuovi strumenti informatici, all’interno di un progetto di valorizzazione della Piazza multidirezionale e multimediale, descritto oggi con una preview. Le nuove applicazioni permetteranno inoltre di accedere a occasioni di approfondimento culturale a cura degli allievi della Scuola Normale su vari aspetti di questo straordinario contesto urbano e sono inoltre previste visite guidate, aperte al pubblico, come ulteriore opportunità di conoscenza.

Già cuore pulsante della Pisa medievale e oggi sede di una prestigiosa istituzione accademica, la Piazza approda così alla sua versione 2.0. Il progetto è a cura e sotto la responsabilità scientifica della professoressa Lucia Simonato, della Scuola Normale, con il contributo degli assegnisti di ricerca Vittoria Brunetti ed Enrico Fantini, e vede la collaborazione di varie istituzioni, tra cui la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno e l’Archivio di Stato di Pisa. Alla presentazione hanno partecipato il Direttore della Scuola Normale, Luigi Ambrosio, il Presidente della Fondazione Pisa, Stefano Del Corso e il Presidente della Fondazione Palazzo Blu, Cosimo Bracci Torsi.

La Piazza degli Anziani o delle Sette Vie, così come era denominata nel Medioevo, fu cuore della vita politica della Repubblica di Pisa e simbolo della libertà cittadina; nel 1562 essa fu designata dal granduca Cosimo I dei Medici come sede principale dell’Ordine di Santo Stefano, cui venivano ammessi esponenti della nobiltà per divenire Cavalieri, ovvero militari che avevano il compito di difendere la cristianità. La configurazione attuale – palesata da una facies rinascimentale, ma implicita di un’articolata stratificazione – rappresenta una singolare soluzione scenografica e, insieme, celebrativa dello spazio urbano concepita da Giorgio Vasari.

In una prima fase furono realizzati il Palazzo della Carovana (1562-1567), la chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri (1563-1572) e la Canonica (1566-1594). Il completamento dei lavori, dopo la scomparsa di Cosimo I e del Vasari,  si deve principalmente a Ferdinando I che fece costruire il lato della piazza comprendente le tre case residenziali (1594-1598) e la chiesa di San Rocco, inglobata nel blocco edilizio tra il 1604 e il 1612, incentivò la ristrutturazione del Palazzo dei Priori (terminato nel 1603 e divenuto in seguito la sede del Consiglio dei Dodici), promosse la costruzione del Palazzo del Buonomo (1605-1608) e della facciata della chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri (1598-1599). Su questo palcoscenico, il posto di primo attore spetta senz’altro alla statua di Cosimo I, opera di Pietro Francavilla (1594-1596). Il granduca, con aria da imperatore romano, si appoggia sulla gamba sinistra, mentre la destra posa sulla testa del delfino, attributo di Nettuno, a simboleggiare la signoria dello Stato fiorentino sul mare.
Moltissimi i protagonisti della cultura che evocarono o visitarono la Piazza. Moltissimi gli eventi che ospitò, accogliendoli nello spettacolare teatro urbano concepito da Vasari. Immortale la fama del celebre canto dantesco, ambientato nella sua Torre dei Gualandi.
Dal 1846 il Palazzo della Carovana è diventato la sede principale della Scuola Normale Superiore. Da quella data ad oggi, gran parte degli edifici che si affacciano su Piazza dei Cavalieri fanno parte della Normale.


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Vedute con Drone della Scuola Normale Superiore e Piazza dei Cavalieri. foto © 2020 – FABIO MUZZI

 

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