ROMANITAS | Fulvio Morella

Dal braille alle stelle: l’arte tra le dita

a cura di Sabino Maria Frassà

dal 21 febbraio al 31 luglio 2023

Gaggenau DesignElementi, Roma

Primo appuntamento con il progetto artistico e culturale “Scripta?” promosso da Gaggenau e CRAMUM: un ciclo di quattro mostre, a cura del direttore artistico di CRAMUM Sabino Maria Frassà, per indagare il legame tra scrittura, arte e materia.

La scrittura, così come il prodotto artistico, nasce dal gesto fluttuante della mano ed è traccia di idee e memoria di un passaggio. Da questa premessa nasce una riflessione sull’esperienza estetica della parola scritta e del linguaggio nell’arte, punto di partenza del ciclo di mostre che animerà gli showroom Gaggenau DesignElementi di Milano e Roma per tutto il 2023. Ribaltando il senso secolare della locuzione latina “verba volant, scripta manent”, Gaggenau e CRAMUM mettono in scena un viaggio unico che parte dalla materia, interpretata dal genio umano, per arrivare a tessere luoghi dell’anima. La prima mostra del ciclo “Scripta?” porta allo showroom Gaggenau DesignElementi di Roma la personale di Fulvio Morella “Romanitas”, un percorso multisensoriale che fonde insieme la visionaria filosofia di Friedrich Nietzsche con i valori esemplari dell’Antica Roma e riflette sul futuro dell’esistenza umana.

Gli showroom Gaggenau si trasformano ancora una volta in luoghi di esperienze condivise di bellezza, per ritrovare una comunicazione più autentica con se stessi e con gli altri attraverso l’arte,” commenta Sabino Maria Frassà, curatore della mostra. “Quello che resterà sarà un’esperienza sul doppio piano, visivo e percettivo, attraverso il connubio tra segni, immagini e materiali preziosi, tra vista e tatto”. Uno spirito alla base della ricerca artistica di Fulvio Morella, che integra la percezione visiva dell’opera d’arte con gli altri sensi, principalmente il tatto, e che proprio attraverso l’atto di tornire il legno, eliminando gli strati più superficiali, indaga l’essenza della realtà.

Romanitas, in corso presso lo showroom Gaggenau DesignElementi di Roma a partire dal 21 febbraio 2023 – XVI Giornata Nazionale del Braille –, mette in mostra la riflessione ontologica dell’artista attraverso numerose opere inedite che appartengono alla serie Blind Wood, un progetto con cui Fulvio Morella ha introdotto in modo compiuto la scrittura in braille all’interno della sua ricerca artistica. Un linguaggio impiegato, da un lato, come elemento decorativo e, dall’altro, come chiave per comprendere e interpretare la forma delle opere, che, a prima vista astratte, rileggono in chiave contemporanea monumenti, luoghi storici e simboli di un’antichità oggi ancora viva come antichi teatri (Ferentino, Tuscolo e Ostia) e maschere della commedia romana. Il risultato sono lavori in legno tornito e per la prima volta tessili – con l’impiego di un tessuto pregiato donato dalla storica azienda francese Lelièvre Paris – che invitano il pubblico ad andare oltre il sipario e diventare artefice della propria vita, liberandosi da un’errata concezione del tempo che imprigiona l’uomo occidentale, secondo cui ogni cosa ha un inizio e una fine, un principio e uno scopo. Come spiega il curatore Sabino Maria Frassà: “Attraverso le inedite opere in mostra Fulvio Morella dà forma compiuta a un’evoluzione quasi futurista del braille, ricca di significati e suggestioni: non più soltanto su legno ma anche su tessuto l’artista ci porta a scoprire in un cielo stellato nascosti e seducenti messaggi in braille”.

Il rapporto tra passato e futuro, tra rovina e rinascita e la teoria nietzschiana dell’eterno ritorno sono elementi centrali nella mostra “Romanitas”. Non c’è alcuna nostalgia nei confronti di un glorioso passato, bensì la consapevolezza che, prima o poi, il passato tornerà. Del resto, cosa ha reso “eterna” Roma se non la capacità di valorizzare il genio umano in tutte le sue forme? Le opere in mostra permettono così di tratteggiare un ideale percorso fatto di simboli: dopo il Pantheon e il Mausoleo di Augusto, in mostra per la prima volta un’opera che reinterpreta l’Anfiteatro Flavio, ma anche immagini archetipiche come quella della clessidra che rimanda al fluire ininterrotto del tempo e che in forme e materiali diversi sarà presente sia in apertura che a chiusura della mostra. Se le armoniche forme geometriche rimangono la cifra caratteristica dell’artista, è sempre più forte nella sua produzione la dimensione concettuale: Morella intende coinvolgere in modo attivo lo spettatore. La tornitura del legno è così integrata all’esperienza tattile del braille, fino a diventare il punto di partenza per sperimentare insieme al pubblico nuove prospettive e visioni sul futuro: la vera sfida che l’artista ci propone è proprio quella di non fermarci alla superficie delle opere, abbracciando un’esperienza multisensoriale che permetta di scoprire cosa si cela “oltre al sipario”… dal braille alle stelle.

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Scripta?

Il ciclo di quattro mostre “Scripta?” è il nuovo progetto di Gaggenau e CRAMUM, a cura del direttore artistico di CRAMUM Sabino Maria Frassà, per indagare il legame tra scrittura, arte e materia. L’esperienza estetica della parola scritta nell’arte è il punto di partenza delle mostre che animeranno gli spazi Gaggenau di Milano e Roma nel 2023: dalle opere tattili e inclusive di Fulvio Morella, arricchite da segni in braille, fino all’uso contrastato delle immagini in relazione al testo scritto dell’artista malese H.H. Lim, passando per le riflessioni sul gesto della scrittura negli ultimi lavori a inchiostro di Marta Abbott e i Calendari di Letizia Cariello, che con il suo filo scrive e cuce insieme oggetti, materie e spazi. In scena un viaggio unico che parte dalla materia, interpretata dal genio umano, per arrivare a tessere luoghi dell’anima, ribaltando il senso secolare della locuzione latina “verba volant, scripta manent”. Gli showroom Gaggenau si trasformano così ancora una volta in luoghi di “preziose” esperienze condivise di bellezza per ritrovare una comunicazione più autentica con sé stessi e con gli altri attraverso l’arte, mettendo in discussione l’assolutismo della scrittura e le regole precostituite e rigide che imbrigliano l’essere umano.

Fulvio Morella – biografia

Fulvio Morella, nato a Grosio (Sondrio) nel 1971, è l’artista che ha portato la tornitura del legno nell’arte contemporanea. Si può dire che sia cresciuto con il legno: fin dall’infanzia ha imparato ad amare questa nobile materia nella falegnameria del padre, che produceva per lo più infissi e che Morella ha affiancato fin da ragazzo. Dalla fine degli anni ’90 Morella lascia le tecniche della lavorazione del legno imparate in famiglia per approcciare la tornitura del legno, alla base di tutte le sue opere. Il suo obiettivo è non solo scardinare l’idea di tornitura intesa come tecnica per la realizzazione di oggetti di design “rustici”, ma superare il confine tra arte e design. La creatività non ha né forme né confini prestabiliti. Da anni lavora nel settore bancario e ha deciso di approcciare il legno in modo diverso, come materia di ricerca estetica e non più funzionale, anche se ama l’ambiguità tra arte e design. A prima vista, le sue opere evocano spesso oggetti di design con una chiara funzionalità (soprattutto vasi e piatti) la quale viene però negata attraverso la sua stessa lavorazione. Determinante per la maturazione di tale approccio è stata la lunga conoscenza – anche lavorativa – con Laura de Santillana, maestra del vetro prematuramente scomparsa, e con Franco Mazzucchelli, noto a livello internazionale per le sue opere d’arte gonfiabili in PVC. Dalla collaborazione con Franco Mazzucchelli è nata una fortunata serie di opere – “I Bifacciali” – esposte a Milano e a Venezia in occasione della Biennale Arte del 2019. La ricerca artistica di Fulvio Morella è la conseguenza di un continuo studio sulla materia lignea e sull’interazione tra il legno e gli altri materiali. Forme geometriche, curve prive di eccessi e di fronzoli sono invece i segni distintivi della sua ricerca visiva. Nulla è un caso e la tensione alla perfezione e alla pulizia delle forme è una costante nelle sue opere. Per perseguire tale ambizione, da anni la ricerca visiva è solo l’ultimo anello di un lungo processo di sperimentazione e progettazione non solo materica, ma anche strumentale: fondamentale per l’artista è in primo luogo lo studio e la realizzazione di strumenti di lavoro all’altezza dell’obiettivo di superare i limiti della materia e della storia del legno. Da qui la necessità di ideare, progettare e spesso realizzare personalmente anche gran parte dell’attrezzatura impiegata. Un vecchio tornio in lastra è stato così riadattato meccanicamente alla lavorazione del legno, numerosi nuovi accessori sono stati progettati e infine realizzati dallo stesso artista. Tanti mesi di ricerca sulla strumentazione e la lavorazione interamente manuale hanno come risultato cicli di opere sempre molto limitati, dal momento che Fulvio Morella non crede nella serialità dell’opera d’arte: una volta superato il limite e completata a livello espressivo la sua ricerca, procede con una nuova ricerca e nuovi limiti da superare. Appassionato da sempre d’arte, Fulvio Morella ha sempre frequentato gallerie e musei, ma per anni ha preferito presentare le sue opere per lo più a collezionisti e amici, prediligendo un basso profilo, che ne rispecchia la personalità. Dal 2015, Franco Mazzucchelli e Laura de Santillana hanno convinto l’artista a presentare in modo più strutturato al pubblico le sue opere, che hanno da subito collezionato. L’artista ha così collaborato alla mostra Oltre Roma (2016) e Frangit Nucem (2017) a Milano. Tra il 2019 e il 2020 Cramum lo ha poi selezionato, con il progetto “Deep Oval”, come artista dell’anno da presentare al Fuorisalone 2020, e sempre nel 2020 Ventura Project lo ha scelto per il 1° Dezeen Virtual Festival con il progetto “Square the Circle”. Sotheby’s ha selezionato anche una sua opera (insieme a quelle di maestri del calibro di Cattelan, Di Fabio e Isgrò) per la decima edizione dell’asta benefica “Scusate il disturbo”. A settembre 2021 le opere di Fulvio Morella sono infine state esposte al fianco di grandi maestri dell’arte come David LaChapelle e Krauss nella mostra internazionale “(La) Natura (è) morta?” a Milano. Opere di Fulvio Morella sono presenti in prestigiose collezioni private e sono state pubblicate e recensite su numerose testate d’arte e design in Italia e all’estero, tra cui Corriere della Sera, Interni, Dezeen, The Good Life, Juliet Art Magazine, Artwave, Rivista Segno, SmallZine e Celebre Magazine. Una sua opera ha infine ispirato il noto designer Giuseppe Viganò per la realizzazione della nuova linea di arredo (divani e sedute) di lusso.

Informazioni su Gaggenau

Gaggenau produce elettrodomestici professionali di altissima qualità ed è al contempo simbolo di innovazione tecnologica e design “Made in Germany”. L’azienda, la cui origine risale addirittura al 1683, rivoluziona l’universo degli elettrodomestici portando caratteristiche professionali nelle case di chi ricerca la differenza, anche nella cucina privata. Il successo delle sue soluzioni si fonda su una forte componente artigianale della manifattura e su un design senza tempo dalle forme pure e lineari, associati a un’elevata funzionalità e avanguardia tecnologica. Dal 1995 Gaggenau fa parte del gruppo BSH Hausgeräte GmbH, con sede centrale a Monaco, in Germania, ed è presente in più di 50 Paesi in tutto il mondo con 25 flagship store nelle principali metropoli, tra cui quelli di Milano e Roma inaugurati in collaborazione con il partner DesignElementi rispettivamente nel 2018 e nel 2020.       

Informazioni su CRAMUM

Cramum è un progetto non profit che dal 2012 sostiene le eccellenze artistiche in Italia e nel Mondo. Il nome è stato scelto proprio perchè significa “crema”, la parte migliore (del latte) in latino, lingua da cui deriva l’italiano e su cui si è plasmata la nostra cultura. Cramum promuove attivamente mostre e progetti culturali volti a valorizzare Maestri dell’arte contemporanea non ancora noti al grande pubblico, sebbene affermati nel mondo dell’arte. Dal 2014, sotto la direzione artistica di Sabino Maria Frassà, Cramum intraprende con successo un piano di sviluppo di progetti di Corporate Social Responsibility in ambito artistico, ottenendo numerosi riconoscimenti tra cui la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana nel 2015.

Informazioni su DesignElementi 

Dal 2003 DesignElementi è distributore esclusivo di Gaggenau, il marchio luxury dell’incasso del Gruppo BSH Elettrodomestici S.p.A. Opera come gruppo organizzato in due strutture sinergiche con 5 spazi espositivi: DesignElementi Milano segue Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, mentre DesignElementi Marche si occupa della distribuzione per Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Romagna e Molise. Nel corso degli anni l’offerta commerciale è stata arricchita da partnership con esclusivi brand del mondo ambiente cucina e da un ventaglio di servizi che DesignElementi offre ai propri clienti: consulenza a 360°, eventi culturali, showcooking, corsi di formazione e corsi di cucina.                                  

 

 

Per info:

dal lunedì al venerdì ore 10:30 – 13:00 / 15:30 – 19:00

Visite aperte al pubblico solo su appuntamento previo contatto e-mail o telefonico.

gaggenau.roma@designelementi.it | +39 06 39743229, +39 371 1733120

Gaggenau DesignElementi, Lungotevere de’ Cenci 4, Roma

Photo credits: © Francesca Pioves. Courtesy Fulvio Morella, Gaggenau e Cramum

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