Texture / Maurizio Cariati

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di Cristina Abbruzzese

Tele che prendono forma, volti, animali che spingono ed erompono dalla superficie del dipinto. È questa la sensazione che si prova, entrando nella galleria e guardando le opere  di Maurizio Cariati. Una strana percezione della realtà, artefatta e vera allo stesso tempo dove, il mondo reale, viene abilmente cambiato, o meglio, alterato dalla sapiente  capacità dell’artista.

La peculiarità dei personaggi dipinti da Cariati è il difetto, che non viene più percepito come tale, ma ne diviene il punto di forza, tanto che si ha l’impressione che siano quei volti a osservare e sorridere dei nostri difetti. Punti di vista che si confondono, anzi si intrecciano, siamo noi che scrutiamo quelle imperfezioni o sono loro?  E si entra, così, in un meccanismo difficile da esprimere verbalmente, perché tutto in quei volti parla, e più chiaramente, delle stesse parole;  il bello, però, è anche riuscire a leggere quello che è celato poiché viene, istintivamente, dal profondo di noi e quindi più diretto e più puro.

Texture è una mostra di circa trenta opere, di piccole e medie dimensioni, realizzate  su tessuto. La pittura  di Cariati è il risultato di un’accurata ricerca, a partire dalla selezione dei volti, che non è semplice scelta del soggetto da riprodurre, poiché egli ne studia le espressioni e le caratteristiche con un utilizzo innovativo della tecnica dell’estroflessione che gli permette di andare oltre la semplice riproduzione di un’immagine pre-confezionata, i suoi dipinti, di fatto, invadono lo spazio e si avvicinano allo spettatore. La scelta dei tessuti, che non sono solo la base del quadro, ma ne diventano parte integrante, come la juta grezza che conferisce un’ulteriore forza plastica al dipinto o come i tessuti floreali o a pois che danno forma ai vestiti dei personaggi.

Il lavoro di Cariati, dunque, filtra la realtà, regalandoci la sensazione di osservarla con una lente d’ingrandimento ma, nello stesso tempo, allarga e rimanda,  con lo studio dei tratti somatici o modi di vestire, ad un’indagine emotiva dell’uomo contemporaneo. Una mostra tutta da visitare…

Nella vita ci vuole culo!, 2010. Acrilico su tessuto estroflesso, 20x25x11 cm. Courtesy dell’artista.

Texture, personale di Maurizio Cariati, a cura di Loredana Barillaro. Fino al 22 novembre 2014, Loft Gallery, Corigliano Calabro (Cs).

 

 

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