to where the flowers are blooming | Mostra speciale della Gwangju Biennale per celebrare il Movimento di Democratizzazione 5.18

a cura di Gwangju Biennale Foundation

dal 20 aprile sino al  27 novembre 2022

Spazio Berlendis, Calle Berlendis, Cannaregio 6301, Venezia

La Gwangju Biennale Foundation e la Città di Gwangju presentano a Venezia allo Spazio Berlendis dal 20 aprile al 27 novembre 2022 la mostra speciale “to where the flowers are blooming” (dove sbocciano i fiori) in celebrazione del Movimento di Democratizzazione del 18 maggio (5.18 Democratization Movement). Una celebrazione del Movimento di Democratizzazione del 18 maggio, “to where the flowers are blooming” è iniziata a Seoul, in Corea nel maggio 2020 e ha girato Taipei, Colonia e Gwangju per commemorare il 40° anniversario del movimento e riflettere sulla storia e la contemporaneità dello spirito di Gwangju, che ha guidato la democratizzazione della Corea. Dopo due anni di rinvio a causa della pandemia di coronavirus, la mostra è ora arrivata a Venezia, una città che ha superato le numerose sfide poste dal suo ambiente attraverso la volontà e lo spirito di comunità fino a diventare una città emblematica delle arti e della cultura. Proponendo una riflessione sull’umanità di oggi, la mostra vuole presentare lo spirito di Gwangju attraverso il linguaggio artistico. Il titolo della mostra è preso in prestito dalla frase “dove sbocciano i fiori” del capitolo finale del romanzo di Han Kang “Atti umani” (Adelphi, 2017), che affronta il trauma ancora vivido vissuto nel maggio 1980 a Gwangju e si interroga su quali ricordi storici debbano essere trattenuti. La mostra esplora la volontà delle comunità di elevarsi al di sopra dei ricordi ancora vividi e dei sentimenti di angoscia causati dalle tragedie storiche per procedere verso un mondo migliore. Curata dal dipartimento espositivo della Gwangju Biennale Foundation, “to where the flowers are blooming” è formata da tre sezioni: una sezione d’archivio che delinea il Movimento di Democratizzazione 5.18 e la storia della democrazia in Corea, una sezione di opere commissionate dalla Biennale di Gwangju e una sezione sullo spirito e sul contributo di Gwangju alla democratizzazione della Corea.

La sezione d’archivio curata da Yoo Kyoungnam, ricercatore presso il 5.18 Institute della Chonnam National University, presenta l’eredità spirituale del Movimento di Democratizzazione del 18 maggio a Gwangju. La seconda sezione composta da opere commissionate dalla Biennale di Gwangju, esamina la storia, i ricordi, i traumi e il patrimonio spirituale della città in linea con i suoi siti storici e presenta opere prodotte attraverso un’intensa ricerca sulla città e sul movimento di democratizzazione. “Shifting Borders” di Kader Attia fa luce sulle irrazionalità politiche e sociali nella storia mentre cerca rimedi per i traumi causati nel processo, mentre “The 49th Hexagram” di Ho Tzu Nyen cattura le lotte civili e le rivoluzioni nella storia moderna e contemporanea coreana. Bae Young-hwan presenta “Pop Song: March for the Beloved, ver.2″, un’installazione video che incorpora blocchi di pavimentazione inscritti con i testi di “March for the Beloved”, una canzone che è stata spesso cantata durante le proteste per la democratizzazione, incluso il movimento del 18 maggio. La terza sezione, che riflette sul movimento di democratizzazione a Gwangju e l’attivismo dei nostri giorni, inizia con “May Print Series” di Hong Sung-dam, che cattura scene del maggio 1980. L’artista ha compilato 50 xilografie che documentano il movimento e i residenti di Gwangju al momento, aggiungendo una poesia auto-scritta per comporre un libro che racconta la storia del 18 maggio. “Forgetting Machines” di Noh Suntag immortala i ritratti sbiaditi del cimitero Mangwol-dong di Gwangju, dove sono sepolte le vittime del movimento del 18 maggio, a ricordo del passare del tempo e della nostra ignoranza della storia. “Arirang Series” di Ahn Chang Hong segue le tracce degli sconvolgimenti nella storia moderna e contemporanea coreana che si sono accumulate nello spirito della gente. Il lavoro di Choi Sun realizzato grazie al respiro umano ricorda agli spettatori che la democrazia, come l’aria, deve essere vissuta e respirata. “The Politics of Memory” di Jin Meyerson collega un dipinto a un sito commemorativo a Gwangju tramite una sovrapposizione AR per ridefinire le comunità e la storia in questa era dei social media, mettendo il collegamento la memoria e la localizzazione fisica. Mentre “SHINE: Gwangju Soundscape” di Kim Chang-hun porta a Venezia i suoni dei principali siti del Movimento per la Democratizzazione del 18 maggio: il vecchio ufficio provinciale di Jeollanam-do, l’ufficio dell’agente commerciale, il cimitero nazionale del 18 maggio e la Chonnam National University – Park Hwayeon trasmette i ricordi dei residenti di Gwangju del 18 maggio attraverso una ricostruzione della piazza davanti al vecchio ufficio provinciale di Jeollanam-do nello spazio espositivo. Nel frattempo, il meal kit di Suh Dasom condivide con gli spettatori la storia dei residenti di Gwangju che hanno dato contributi individuali per proteggere la loro comunità dalla crudeltà e dagli orrori del maggio 1980. Parallelamente alla mostra, l’Istituto Culturale Coreano in Italia ha organizzato un programma educativo che include una discussione con la scrittrice Han Kang per gli studenti in Italia interessati alla cultura e alla storia coreana. Gli studenti che partecipano al programma potranno presentare lo spirito di Gwangju ai visitatori della mostra da un punto di vista locale. Avendo storicamente sperimentato che il progresso ha un prezzo, le persone perseguono la felicità e la prosperità comuni ragionando dal proprio punto di vista su come mettere in pratica le dure lezioni della storia. In un momento in cui l’umanità sta affrontando sfide caratterizzate da sempre maggiore discriminazione e odio, la mostra “Dove sbocciano i fiori” servirà come un’opportunità per condividere i nostri pensieri e cercare prospettive future attraverso il linguaggio artistico e l’immaginazione.

Per info: 

gwangjubiennale.org

Uffico stampa:

MAY, Communication & Events International and Italian Press Office

+39 346 540 1118

Claudia Malfitano | claudia@mayvenice.com 

mayvenice.com 

 

BAE Young-hwan, Pop Song: March for the Beloved – 2021. Installation view at the 5.18 Democratization Movement 40th Anniversary Exhibition May to Day, 2021. Courtesy of the artist and Gwangju Biennale Foundation.

 

NEWS

Archivio