di Loredana Barillaro |
Lorella Rizzatti, in arte LoR, è la quintessenza della delicatezza e del garbo. E garbo, delicatezza e forza connotano appieno le sue opere. Opere in cui l’azione modellante e decisa dell’artista si unisce al fluire armonico della creazione. Ed è proprio della “poetica del fluire” che ci parla l’artista – proveniente da un percorso multidisciplinare legato al teatro e all’illustrazione – in cui la natura e la materia si fanno elemento primordiale da cui tutto prende avvio; lavori che si manifestano per una pluralità di sentimenti, di pensieri da sviluppare in una narrazione che lascia questioni aperte.
Diverse serie realizzano la produzione di LoR, e ognuna di esse è ben rappresentata in mostra. Ad esempio le opere Alda e Sylvia appartengono alla serie Nodi o Nidi in cui la figura femminile viene vista e raccontata guardando a specifiche personalità attraverso lo spettro di diritti negati all’interno di un contesto che, sovente, da nido si trasforma in un nodo soffocante. E sono i materiali ad intensificare le superfici narranti; mediante l’uso del colore, accanto ad elementi quali la garza, i fili di seta e cotone, il collage, si traccia una matericità atta ad andare ben oltre la dimensione fisica del dipinto; una matericità che non realizza interruzione nella continuità dello spazio ma che invita lo spettatore a compiere un movimento attorno ad essa, metaforicamente chiamato a sentire le vibrazioni dell’opera.
Non si tratta di opere pensate, ragionate ma di opere vissute che definire astratte sarebbe riduttivo, poiché si inseriscono pienamente in un contesto definito, in una narrazione precisa. Energia, vitalità, movimento e desiderio, tutto fluisce nella ricerca di positività e armonia, all’interno di un fare complesso e ben orchestrato in cui ogni cosa è necessaria al tutto.
Lorella Rizzatti, Sylvia, (part.). Courtesy dell’artista.
© 2025 Loredana Barillaro